Depuratore di Punta Gradelle |
Vico Equense - Ieri gli attivisti della Grande Onda (movimento nato in costiera sorrentina con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi del mare), hanno fatto un sopralluogo nel cantiere del depuratore di Punta Gradelle. La buona notizia è che l’impianto, salvo imprevisti, entrerà in funzione all’inizio della prossima estate. Manca soltanto l’allacciamento all’energia elettrica, ostacolo che dovrebbe essere superato entro la fine del mese di febbraio. Intanto, sono entrate in funzione le griglie, che trattengono tutti quei materiali trasportati dalle fogne. “Il depuratore a Punta Gradelle – spiega Laura Cuomo promotrice del gruppo la Grande Onda - è quasi terminato. Parte di esso, da alcuni giorni è già in funzione e sottrae al nostro mare 10 quintali di rifiuti solidi al giorno.” Il nuovo impianto, si trova al termine di un tunnel di un chilometro sotto la montagna che separa Seiano da Meta: quattro vasche con membrana di ultima generazione, alle quali affluiranno il collettore di Sorrento e quello di Vico Equense. La capacità di trattamento dei liquami è fissata a 140 mila abitanti, al termine del ciclo uscirà un'acqua pulita, ogni giorno ci sarà un cassone di fanghi da portare via. L'acqua depurata sarà immessa nella condotta sottomarina esistente che sfocia a un chilometro in mare aperto. Nel grande tunnel è in costruzione anche la palazzina per uffici, laboratori e officina. Se e quando finalmente il depuratore sarà pronto, poi, si aprirà una partita non meno delicata, quella della gestione. La gestione dell'impianto dovrebbe essere assunta dalla Gori, cosa che desta perplessità viste le critiche piovute sulla stessa da più parti sulla gestione dell'ordinario. Intanto si spera di risolvere anche l’altro grosso problema che affligge la rete fognaria che serve la penisola sorrentina: La separazione delle acque bianche dalle nere. In pratica l'impianto reggerà l'ordinario, ma in caso di piogge torrenziali, a causa dell'assenza delle fogne in molti comuni sorrentini, c'è il rischio che nel mare di Seiano si riversino tutti i liquami della penisola.
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