Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
IL PROGETTO
Sorrento - Non più semplici operatori economici, ma veri e propri guardiani del mare con facoltà di trasportare a riva tutti i rifiuti che finiscono accidentalmente nelle loro reti: per i pescatori sorrentini si annuncia una rivoluzione che potrebbe ben presto interessare i loro colleghi in ogni parte della Campania. La novità è contenuta nel protocollo d'intesa siglato da Comune, Legambiente e cooperative di pescatori alla presenza del ministro Sergio Costa, ieri a Marina Grande per assistere alle operazioni di pulizia del fondale. L'accordo, finalizzato a realizzare il progetto sperimentale «Fishing for litter», prevede l'installazione di appositi contenitori per lo stoccaggio dei rifiuti a bordo delle imbarcazioni dei pescatori. L'immondizia da loro raccolta durante l'attività sarà trasportata a riva e conferita in giorni e orari prestabiliti. I volontari formati da Legambiente presenzieranno alle operazioni di scarico e provvederanno al censimento della spazzatura, in modo tale da fornire un quadro completo su quantità, tipologia e provenienze dei rifiuti recuperati. Il ritiro in banchina sarà effettuato dagli operatori di Penisolaverde, società che gestisce l'immondizia in città, in accordo con la Capitaneria di porto, attraverso uno specifico servizio di raccolta. Il progetto interesserà gli approdi di Sorrento da settembre fino all'inizio del periodo di fermo pesca.
IL DIVIETO
I pescatori locali, dunque, sono pronti a trasformarsi in «sentinelle del mare pulito» come prevede la direttiva europea Marine Strategy. Eppure, in Italia, la legge costringe la categoria a gettare nuovamente in mare i rifiuti finiti nelle reti. Di qui la necessità di una revisione della normativa che consenta di trasferire i rifiuti sulla terraferma senza incorrere in sanzioni. «Il settore della pesca può essere protagonista nella pulizia del mare - sottolinea Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente - La firma del protocollo è il primo passo verso un tavolo regionale sul Fishing for litter e l'approvazione di una legge nazionale». In tal senso si è impegnato il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, che ha fatto appello alle forze presenti in Parlamento: «La tutela del mare non ha colore politico, la lotta all'inquinamento richiede l'impegno di tutti». L'esponente del governo ha assistito alle operazioni di pulizia dell'arenile, dello specchio d'acqua all'interno e all'esterno delle scogliere oltre che al largo del pontile di Marina Grande. In poche ore, supportati dallo spazzamare messo a disposizione dall'Area marina protetta di Punta Campanella, i sub di Guardia di finanza, Guardia costiera, associazioni e organizzazioni di volontariato hanno recuperato circa due tonnellate di rifiuti. Tra questi anche 50 nasse abbandonate, una barca in legno, servizi igienici in ceramica, sedie, scale, pneumatici, pezzi di plastica e di vetro. L'iniziativa rappresenta l'anteprima regionale di «Puliamo il Mondo», la campagna di volontariato organizzata da Legambiente e Rai che si svolgerà il 28, 29 e 30 settembre con l'obiettivo di ripulire strade, parchi, giardini, piazze, fiumi e spiagge di tutte le città italiane. Solo in Campania oltre 10mila volontari libereranno dalla sporcizia più di 150 aree.
LA SVOLTA
«Per Sorrento è un momento importante sottolinea Luigi Di Prisco, consigliere comunale e promotore della pulizia dei fondali - Non solo per la presenza del ministro Costa che ha apprezzato il lavoro svolto dal Comune sul fronte della tutela della risorsa mare, ma anche perché abbiamo notato che nelle acque bonificate in precedenza non c'è traccia di nuovi rifiuti. Segno che il nostro impegno sta producendo i frutti sperati».
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