domenica 16 settembre 2018

L'inferno dei bus turistici. E' guerra Sorrento - Amalfi

Fonte: Salvatore  Dare da Metropolis

Sorrento - Due Statali. Due lingue d'asfalto costruite alcuni decenni fa e che vengono intasate da migliaia di veicoli dalla mattina alla sera. Sono la Sorrentina e l'Amalfitana dove imbattersi in code chilometriche, soprattutto d'estate, è ormai una triste tradizione. Per tentare di trovare una soluzione, i sindaci stanno iniziando a riprendere un dialogo. Ma sempre discutendone a compartimenti stagni. Esempio? I Comuni dell'area stabiese e della penisola sorrentina si confrontano autonomamente per risolvere gli impacci sulla Statale 145 proprio mentre lo stesso stanno facendo dall'altra parte della costiera le amministrazioni amalfitane. Risultato? Una faida a distanza sui bus turistici. Si, perché mentre da Massa Lubrense a Vico Equense si pensa all'istituzione di nuove limitazioni e percorsi obbligati in uscita, in costiera è stata rispolverata l'idea di una mega zona a traffico limitato. «Non vogliamo diventare il parco giochi di Sorrento» ha tuonato nei giorni scorsi Daniele Milano, primo cittadino di Amalfi.
Caos sulle Statali
 I sindaci si sono finalmente resi conto che sono i pullman turistici una delle maggiori cause degli affanni della mobilità. E a stretto giro, forse già domani mattina, attenderanno l'esito di un nuovo incontro tra i comandanti delle polizie municipali. I veicoli, stando a ciò che ipotizzano, in uscita dalla penisola dovranno percorrere la frazione del Nastro Verde per immettersi lungo la strada Meta-Amalfi.
 
Premessa doverosa: il dispositivo è soltanto una bozza e quindi per ora è "orfana" di un parere da parte di Federalberghi penisola sorrentina. C'è da scommetterci: sarà battaglia. Nel contempo, in costiera, sta esplodendo la bagarre perché il sindaco di Amalfi se la prende con tutti quei bus e quei mezzi che, provenendo in particolare dalla penisola sorrentina, percorrono la Statale Amalfitana e mandano in tilt l'ex mulattiera costruita ai tempi dei Borbone. Milano esige una regolamentazione ad hoc e ridurre gli arrivi. Ciò si potrebbe conseguentemente ripercuotere sulla penisola sorrentina e su tutte quelle aziende di trasporto che ogni giorno fanno la spola tra Sorrento e Amalfi.
L'ordinanza annullata 
Non va dimenticato comunque un elemento cruciale: il tribunale amministrativo regionale ha già bocciato l'ordinanza con cui Anas, l'anno scorso, per motivi strettamente legati alla sicurezza, decise di vietare il transito ai mezzi più lunghi. Sul punto, una quindicina di aziende hanno dato incarico legale ad alcuni avvocati per valutare la possibilità di chiedere un maxi risarcimento danni.
Parola al prefetto? 
Di certo, la questione è difficile da risolvere. Perché qualora la costiera amalfitana dovesse attuare una Ztl per i mezzi provenienti da Sorrento allora si potrebbe rischiare un mezzo incidente diplomatico. Per questo, il caso è anche all'attenzione della Prefettura di Napoli dove a stretto giro potrebbe tenersi un altro incontro alla presenza pure dei responsabili dell'Anas. Lo stesso invocano in costiera amalfitana i sindaci. Senza dimenticare che un report è stato inviato d'urgenza anche all'attenzione della Regione Campania.

Nessun commento: