Vico Equense - Strada che vai, buca che trovi. Asfalto rattoppato, tombini che sporgono, tracce di lavori stradali mai ricoperti a dovere. Vie piene di voragini grandi e piccole che con la pioggia e il freddo non fanno che allargarsi. I cittadini segnalano di continuo anche marciapiedi e parcheggi groviera sparsi un po’ ovunque per la città. L’acqua caduta in questi giorni non fa altro che velocizzare lo sgretolamento dell’asfalto che già era un colabrodo in tante arterie cittadine. Le segnalazioni che arrivano sono numerose, ognuno vede il problema sotto casa propria che poi segnala sui social, con termini non proprio gentili. “Vergogna” è la parola più pronunciata, per poi prendersela con chi ha sforacchiato l’asfalto senza pietà per sistemare la fibra ottica, una perdita idrica, o per eseguire piccole o grandi riparazioni. Il risultato al momento è: una rete stradale zeppa di “tagli”, fratture, buche, solchi e avvallamenti. A occuparsi di questo settore c’è da qualche settimana un nuovo assessore. Per la prima volta dopo venti anni non se ne occuperà più Gennaro Cinque. I lavori pubblici, infatti, sono stati assegnati all’avvocato Luigi De Martino, indicato da Fratelli d’Italia, che è stato molto coraggioso ad accettare l’incarico, poiché il lavoro che lo attende è molto gravoso. Come ricorda oggi Giuseppe Dilengite ad Agorà è “il settore che forse ha più bisogno degli altri di essere razionalizzato e gestito con trasparenza ed equilibrio in quanto in questi anni si è agito disordinatamente, con interventi "a macchia di leopardo" e spesso con superficialità e soprattutto senza una logica di sviluppo complessivo del territorio.” Due gli esempi fatti da Dilengite, fondatore della lista “Vico Equense Domani”: la situazione tragica delle strade pericolose e impercorribili, e i tubi delle condotte del gas, enel, fibra ottica e altro, che oramai sono inutilizzabili perché diventati ricettacolo di rifiuti di ogni genere e di cui non esiste una mappatura.
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