giovedì 13 gennaio 2022

Apriamo un tavolo. Turismo, Atex Campania scrive ai sindaci della Penisola sorrentina

Vico Equense - Qua si passa tranquillamente, mentre gli anni passano, dal fare una chiacchierata su qualcosa, a imbastire una riunione, a un incontro di lavoro, a un meeting, all’aprire un tavolo. Adesso non si chiacchiera più su qualcosa o si fa una riunione. Roba minima, passata, vecchia e desueta. Adesso si apre un tavolo. Fateci caso. Se ne aprono in continuazione. L’ultimo è proposto dall’Atex, che scrive l’ennesima lettera. L’associazione del turismo extralberghiero stavolta chiede ai sei sindaci della Penisola Sorrentina di istituire la cabina di regia Pnrr per la Penisola Sorrentina, proposta che poi rilanceranno agli assessori del turismo dei sei Comuni della costiera che incontreranno il 18 gennaio. “L’opportuna e lungimirante decisione del Comune di Ercolano di istituire una cabina di regia per i progetti finanziati dal Pnnr affidandone la guida all’ex Ministro Luigi Nicolais. Il Pnrr – si legge nella lettera firmata dall’’ Atex – è la fonte che consentirà ai Comuni che si organizzano nei tempi e nei modi giusti di ottenere le risorse economiche per realizzare progetti fondamentali sui vari territori. È fondamentale che per il Pnrr la Penisola Sorrentina si muova in modo compatto”. “E’ giustissimo – continua la lettera – che le singole amministrazioni si organizzino per avere al loro interno le competenze necessarie per gestire progettualità e procedure ma altrettanto importante un coordinamento che coinvolga tutti i Comuni della Penisola Sorrentina per dare forza a quella progettualità che può realmente intercettare i fondi collegati al Pnrr.” Sarò scettico, ma le task force e le cabine di regia le ho sempre trovate inutili, producono tanto fumo e poco arrosto.

 

Nell’Italia dei tavoli, che si fanno un po’ per tutto, se ne può fare pure uno per il Pnrr. Per risolvere i problemi della Costiera, e forse dell’Italia, bisogna aprire un tavolo. Si parla di viabilità? Si apre un tavolo. Si parla di turismo? Si apre un tavolo. E’ una mania. Intorno poi a tutti questi tavoli la gente sta attenta? Cioè bada lì o guarda l’Ipad o il cellulare per tutta la riunione? Ecco, il “simbolo”, la panacea. Che il più delle volte nasconde l’impotenza politica, punto e basta. La penso così, con rare eccezioni. Talmente saltuarie che nemmeno le ricordo. Ma quando mi rimbalzano davanti decine di annunci e proclami sull’apertura di tavoli su tavoli mi irrito. Mi infastidiscono le facce compiaciute di chi crede di aver comunicato di “aver fatto qualcosa”. Naturalmente auguriamo al tavolo pieno successo e il pieno rispetto del tavolo anche perché per fare un tavolo come dice la nota canzone per bambini ci vuole un fiore, passando dall’albero di legno e dal relativo frutto. Quindi prima di aprire un tavolo bisogna pensarci due o tre volte ed evitare di consumare il tavolo col relativo frutto e fiore.

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