mercoledì 30 marzo 2022

Accoglienza rifugiati. Meta stanzia 30 mila euro

L'Assessore Angela Aiello
Già decine le persone ospitate

Meta in pole position nell'accoglienza dei rifugiati provenienti dall'Ucraina, in fuga dalla guerra. Il Comune ha stanziato 30mila euro come primo step per assicurare assistenza alle persone che vengono accolte in strutture presenti sul territorio comunale. Il tema è stato trattato, in forma più ampia, nel corso dell'ultimo consiglio comunale cui ha partecipato anche il parroco della basilica di Santa Maria del Lauro, Don Francesco Guadagnuolo. Al momento dieci persone sono ospitate presso la casa di accoglienza religiosa "Betania" delle suore di "Madre Remigia', altrettante si trovano presso alcune famiglie che hanno offerto la loro disponibilità. Altre ancora si fanno avanti per dare sostegno e rifugio a mamme e figli in fuga. In questo contesto, il Comune ha inteso monitorare ed indirizzare queste manifestazioni di solidarietà mediante la pubblicazione di una manifestazione di interesse all'accoglienza, da parte di strutture pubbliche, private e religiose. “L'obiettivo – spiega l'assessore Angela Aiello al settimanale Agorà - è quello di conoscere e quantificare la disponibilità al fine di capire quante persone possiamo accogliere, predisponendoci nel migliore dei modi e definendo le risorse necessarie da stanziare in modo complessivo. Credo che alla fine si tratti di somme che il Comune deve anticipare e che poi saranno rimborsate nell'ambito dei finanziamenti predisposti da altri livelli istituzionali, a partire dal Governo".


 

Organizzare l'accoglienza, inoltre, è anche una modalità per garantire sicurezza ai residenti ed ai rifugiati "abbiamo impegnato l’ufficio anagrafe come interfaccia sia con le strutture e le famiglie che ospitano sia con l'Asl competente ha detto l'assessore Aiello - al fine di garantire anche tutte le procedure di profilassi sanitaria. Infatti, mediante l'identificazione presso gli uffici comunali è possibile rilasciare il codice attribuito allo straniero temporaneamente presente sul nostro territorio, cui è consentito, in questo modo, di accedere a tutti i servizi sanitari". E proprio la collaborazione con l'asl è uno dei punti di maggiore importanza "sia la direttrice del distretto sanitario, Dottoressa Grazia Formisano, sia il responsabile per l'Asl del contenimento dell'emergenza covid, Dottor Antonio Coppola, si sono fatti parte attiva per verificare le condizioni sanitaria dei rifugiati ed assicurare lì dove necessario, la vaccinazione. In ogni caso, la questione per l'assessore Aiello, deve essere affrontata a livello comprensoriale "non possiamo gestire questa emergenza, destinata purtroppo a crescere se non si ferma la guerra, come singole comunità locali. Serve un coordinamento tra i Comuni, la diocesi, il volontariato e le famiglie. Dobbiamo unire le forze tra tutti come già fatto in passato su altre rilevanti questioni".

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