lunedì 28 marzo 2022

Scomparsa Gerardo Gargiulo. Il cordoglio della Città di Sorrento

Il ricordo dello scrittore Raffaele Lauro 

Sorrento - Il sindaco Massimo Coppola e la Città di Sorrento piangono la scomparsa di Gerardo Gargiulo, già consigliere ed assessore comunale, grande protagonista del panorama artistico e musicale, ed esponente di una storica famiglia sorrentina, da sempre impegnata nella promozione culturale. 89 anni Gerardo Gargiulo, amico storico di Renzo Arbore. L’artista pugliese ma napoletano di adozione lo aveva voluto nelle sue due pellicole girate da regista (“Il pap’occhio” e “F.F.S.S, che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?” in cui interpretava l’uomo del ciak). Oltre ad ospitarne dei camei nelle sue trasmissioni televisive. Gargiulo, ingegnere di professione prestato all’arte, era uno dei punti di riferimento di Arbore in occasione delle scorribande a Sorrento dello showman di cui era amico dai tempi dell’ università frequentata a Napoli. Musicista e appassionato di jazz, li legava un senso dell’ironia fuori dal comune, sin da quando, ancora ragazzi, improvvisavano concertini al calar della sera nei lidi della città. Uno, Gargiulo, col trombone, l’altro, Arbore, col suo inseparabile clarinetto. Di quel gruppo facevano parte anche Luciano De Crescenzo e Riccardo Pazzaglia, compagni di scorribande e di vita.


 

Lo scrittore Raffaele Lauro partecipa al dolore della famiglia e ricorda la scomparsa di amico carissimo e indimenticabile. "Mi stringo, nel momento del distacco, con affetto fraterno e con sentimenti di umana partecipazione, alla famiglia Gargiulo, - dice Lauro - in particolare alla figlia Emy, alla sorella Giuliana e al fratello Fabrizio. Erede di una storica famiglia sorrentina, Gerardo è stato un grande professionista e un protagonista assoluto della vita politica, amministrativa, imprenditoriale, culturale e artistica di Sorrento. Tessitore di relazioni e di rapporti amicali con il mondo politico e dello spettacolo, non solo a livello nazionale, naturalmente dotato di una personalità eclettica, multiforme, vitale, vivace e magnetica, riusciva a coinvolgere amici, conoscenti e, persino, avversari politici, con la sua allegria travolgente, fatta di humanitas, di simpatia e di intelligente ironia. Ricorderò sempre le sedute di giunta municipale, nel corso delle quali, riusciva a sdrammatizzare anche momenti di tensione con una battuta liberatoria e con la sua fragorosa risata. Una risata che mi riecheggia, in quest’ora triste, nella mente e il cui ricordo mi conforta”.

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