Il sindaco Nello D’Auria risponde alla provocazione dell’imprenditore «La nostra pizza frutto della tradizione e dei prodotti eccellenti a km 0»
di Elena Pontoriero da Metropolis
Gragnano - «Flavio Briatore venga a Gragnano: oltre a scoprire come si fa a vendere una pizza con ingredienti di eccellenza a pochi euro. E magari scoprirà anche il nostro eccezionale panuozzo». L’invito al noto imprenditore arriva da Gragnano, direttamente da Nello D’Auria, primo cittadino della città della pasta e del vino, al quale ormai da trent’anni si è aggiunto anche il panuozzo. Ultima espressione, in ordine di tempo, di una tradizione legata all’arte bianca che affonda le sue radici molto lontano nei secoli. Anche a Gragnano, infatti, le ultime esternazioni di Briatore riguardo la pizza napoletana hanno fatto discutere. Sui social Fiorenzo Mascolo, della nota famiglia dei “padri” del panuozzo, lancia un’analisi anche sociologica: «Il paragone tra Briatore e i comuni pizzaioli davvero non ha senso - afferma - perché la clientela è nettamente differente. Aldilà della qualità degli ingredienti. Il comune pizzaiolo lavora per il popolo, l’operaio, il dipendente, l’impiegato e una piccolissima fetta di borghesia. I clienti di Briatore sono tutti ricconi come lui, la pizza la pagano anche 100 euro, magari consapevoli che in realtà non ne vale neanche 3. Far pagare una pizza 5 euro a uno come Gianluca Vacchi, Berlusconi o Montezemolo, davvero non ha senso. I ricconi non badano al costo, non se ne fregano e non lo vogliono neanche sapere: pagano e basta». «Al netto del prezzo - sottolinea il sindaco Nello D’Auria - il nostro prodotto finale, che sia la pizza o il panuozzo, ha la fortuna di essere composto da ingredienti di eccellenza praticamente a chilometri zero. Oltre a vivere in un territorio ricchissimo di storia e cultura, abbiamo infatti anche la fortuna di poter contare su una tradizione enogastronomica altrettanto antica.
Così in pratica gli ingredienti della filiera della pizza e del panuozzo sono tutti o quasi a denominazione di origine protetta, dalla mozzarella, al pomodoro, all’olio, senza dimenticarne altri altrettanto importanti, come i nostri straordinari e genuini salumi e ortaggi. A tutto questo, si aggiunge un “know-how” riguardante l’arte bianca che si tramanda di generazione in generazione. A Briatore mi permetterei di consigliare di fare come i nostri pizzaioli, che sono anche manager delle loro attività, che portano avanti in prima persona. Alla sua provocazione io mi sento di rispondere con un invito: venga da noi a Gragnano, in occasione della Festa del Panuozzo. Avrà modo di toccare con mano questa filiera di eccellenza, e di scoprire, se non lo conosce ancora, il nostro panuozzo».
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