giovedì 23 giugno 2022

Sorrento. Ospedale senza personale «Qui siamo al collasso»

Sos del consigliere Gargiulo sulla carenza di unità nei reparti «Tante professionalità vanificate, assistenza ai minimi termini» 

di Salvatore Dare da Metropolis

Sorrento - «Nell'ospedale di Sorrento resta una situazione di difficoltà legata alia carenza di personale. Servono rinforzi per personale medico ed infermieristico. Bisogna fare in modo che alle attuali risorse in servizio nel nostro presidio, dove vi sono già tante professionalità, si affianchino rinforzi». L'ennesimo appello. E' quello dell'ex assessore Mario Gargiulo, oggi consigliere comunale di opposizione, che torna ad accendere i riflettori sulle condizioni dell'assistenza sanitaria in penisola sorrentina. «Certo - aggiunge Gargiulo - i lavori alle facciate, su cui mi ero anche impegnato nel precedente mandato con il governatore Vincenzo De Luca e il consigliere regionale Mario Casillo, sono stati effettuati. Così come è importante l'affidamento dei lavori per l'ampliamento dei reparti di Rianimazione ñ del Pronto soccorso. Ma, al di là della politica e degli schieramenti, resta irrisolto il dramma personale. Potremmo anche avere l'ospedale più belio del mondo, ma se non ci sono medici, infermieri ñ operatori, l'assistenza è compromessa. E' cruciale rendere attrattiva sotto il profilo professionale la struttura di Sorrento.

 

Penso al fatto che, ad esempio, rispetto a ciò che accade per altri ospedali, qui in penisola lo straordinario riconosciuto in relazione al salario percepito o ai minimi. Senza dimenticare l'assenza di figure apicali come i primari in taluni reparti. In passato c'c stato l'errore di personalizzare una battaglia per l'ospedale individuando come "problema" uno o più persone già presenti nella pianta organica. Prendiamo l'esempio della Rianimazione: in questo reparto i medici fanno notti su notti, straordinari a iosa e si lavora tantissimo in condizioni non ottimali. Non si può andare avanti così». Nel contempo, nella vicina Vico Equense, da quasi due anni è off limits il Pronto soccorso che fu chiuso dall'Asl Napoli 3 Sud, durante la seconda ondata di contagi. «La soluzione non è l'attesa dell'ospedale unico, su cui ho dubbi. Che ne sarà del distretto? In termini di viabilità, in un territorio come il nostro dove se un'auto va in panne si creano file chilometriche, realizzare una struttura a Sant'Agnello, con oltre 200 posti letto, dunque con altrettanti potenziali pazienti e familiari, più il personale, significa convogliare, al di là dei mezzi di soccorso, centinaia di veicoli nello stesso angolo di territorio. Si è fatta una riflessione del genere?». Poi una riflessione su Giuseppe Russo, neo dg dell'Asl Napoli 3 Sud che ha preso il posto di Gennaro Sosto: «Mi auguro che abbia attenzione al nostro territorio con fatti concreti».

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