giovedì 23 giugno 2022

Vico Equense. Pronto soccorso, continua la raccolta firme: domenica prossima piazza Marconi dalle ore 17 alle ore 21

Vico Equense - Domenica prossima in piazza Marconi, dalle ore 17 alle ore 21, quarto appuntamento per firmare la petizione lanciata dal consigliere comunale Antonio Breglia, che chiede la riapertura del pronto soccorso dell' ospedale De Luca e Rossano. “Dopo le tante richieste pervenute ripeteremo l'appuntamento a Vico centro” afferma Antonio Breglia. Il 21 ottobre del 2020, durante l'emergenza Covid, l'Asl Na3 Sud ha, infatti, ritenuto opportuno chiudere tale servizio al fine di riorganizzare i presidi ospedalieri e le relative risorse umane durante la pandemia. Questo, però, ha provocato disagi e preoccupazioni all'intera cittadinanza. E a distanza di quasi due anni, il pronto soccorso è ancora inattivo. Vico Equense ha una popolazione di circa 20mila abitanti, con una superficie di quasi 30 chilometri quadrati; è il più vasto comune della penisola sorrentina, nonché l'ottavo dell'intera città metropolitana. La petizione è stata già firmata da circa 1000 cittadini, e nel documento sono illustrati caratteristiche e disagi del territorio. «La particolare morfologia della zona, che parte da quota zero ad arrivare a circa 1444 metri sul livello del mare, determina una complessa e lenta percorrenza stradale - si legge nella petizione - che si aggrava ulteriormente nella stagione estiva, dove l'esponenziale aumento delle presenze turistiche provoca tangibili rallentamenti di tutti gli eventuali mezzi di soccorso ed oggettive difficoltà a raggiugere gli altri presidi di riferimento, dopo la chiusura del pronto soccorso cittadino. Tale situazione espone la cittadinanza ad un pericoloso disservizio, soprattutto per gli interventi tempo-dipendenti». Poi un riferimento all'ospedale di comunità. «Il De Luca e Rossano molto probabilmente sarà oggetto di investimenti previsti dal Pnrr, come emerge da un documento di indirizzo alla progettazione per la realizzazione di un ospedale di comunità. Purtroppo, in tale progetto non si evince con chiarezza la presenza di una struttura di pronto soccorso».

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