di Mariella Parmendola e Pasquale Raicaldo da La Repubblica Napoli L'assalto dei vacanzieri alle isole del golfo di Napoli. Per un Ferragosto da sold out, con numeri largamente superiori al 2019 e un'occupazione prossima al 100%. «Non si trova più neanche una camera, siamo in overbooking», confessa Luca D'Ambra, presidente di Federalberghi Ischia e Procida. Pienone sui lidi e nei ristoranti, resse ai porti (a Ischia in 3 giorni, tra venerdì e ieri, si stima un numero di 50 mila passeggeri sbarcati, record degli ultimi anni per un week end). Anche per questo una task force filtra gli arrivi e prova a scongiurare situazioni di caos. Perché oggi, soprattutto a Ischia, il pensiero è alla vivibilità dei giorni più caldi dell'anno, dopo le risse dei giorni scorsi in un hotel di Forio e sulla riva destra (da domani e per dieci giorni chiù de uno dei locali-cult, il "Mojiito", per inosservanza ripetuta di un'ordinanza sindacale che di spone lo stop notturno alla musica). «Il problema dei fitti in nero e un abbassamento dell'offerta qualitativa di alcuni alberghi ci suggeriscono qualche riflessione», prosegue D'Ambra. «Bisogna avere a cuore gli equilibri di un sistema delicato, minacciato dall' overtourism di questo periodo, e puntare con forza al prolungamento della stagione turistica nei mesi di settembre e ottobre». Anche per questo i sindaci dei sei comuni hanno vietato i falò in spiaggia. Intanto, arriva il "semaforo" verde per i maxi yacht che - grazie a una deroga al regolamento appena approvata dall'area marina protetta Regno di Nettuno - potranno ancorare in quattro zone costiere dell'isola: un'apertura applaudita dal mondo imprenditoriale.
Da tempo introvabili sistema zioni alberghiere e persino soluzioni in B&B a Procida, complice l'appeal da Capitale italiana della cultura. Stessa musica a Capri, con una occupazione per i giorni di Ferragosto «coerente con rotti ma stagione che stiamo vivendo e vicinissima al tutto esaurito», co me sottolinea Lorenzo Coppola. «Il tutto - prosegue - nonostante qualche criticità del nostro territorio come la viabilità e l'inacessibilità di alcune attrazioni turistiche. In questi giorni viviamo uno dei tanti picchi di questa straordinaria estate, che rappresenta un punto di partenza per pianificare in maniera consapevole le prossime stagioni turistiche e valorizzare l'isola come meriterebbe». Sold-out e rincari, almeno del 10%, in penisola sorrentina e sulla costiera amalfitana, con occupa zione del 95%. Qui solo chi ha prenotato tre settimane fa troverà oggi il suo lettino in spiaggia. Una coppia allo Scrajo, stabilimento tra i più noti della Campania a meno di un chilometro da Vico Equense, deve investire 70 euro. E non è il prezzo più alto in zona. Ne basta pagare: chi non ci ha pensato a fine luglio e ha opzionato il suo posto in riva al mare, oggi dovrà restare a casa. A Positano due turisti che scelgono questa mattina il lido in cui dirigersi dovranno cambiare idea. Persino in una location esclusiva come l'Arienzo beach è tutto pieno. La spesa? 388 euro in due. Quanto costava l'anno scorso ad una famiglia di quattro persone. Esaurite anche le disponibilità nei tour organizzati per assistere ai fuochi d'artificio da mare dedicati alla Madonna dell'Assunta, di stasera: a Positano costo medio 150 euro a persona, cena inclusa. Anche a Sorrento alberghi pieni, introvabili anche le camere in B&b, anche lontano dal mare. Aggiudicati da giorni i last minute dai turisti che hanno scelto all'ultimo momento le mete più ambi tè: prezzi raddoppiati rispetto al periodo Covid. File ai tavoli di bar e ristoranti anche salendo m collina come ad Agerola sui Monti Lattari. «È un boom, numeri così neanche nel 2019», dice il presidente di Federalberghi della penisola sorrentina, Costanzo Iaccarino. «È stato inevitabile alzare i prezzi: noi costa tutto di più. - aggiunge - Ma questo non ha ferma to i turisti. A Sorrento arrivano da ogni parte del mondo. Quest'anno sono molti gli australiani e i turisti dal centro America. E sarà così fino ad ottobre». E non mancano i disagi, a cominciare dalle falle del sistema di depurazione. Da qualche giorno è di nuovo non balneabile il mare al porto di Marina Grande. Chiede controlli e più regole per tutelare i turisti Agostino Ingenito, presidente dell'Abbac, che raggruppa i gestori di B&b: «Siamo soddisfatti dei risultati - dice - ma in troppi speculano. E l’abusivismo dilaga. Senza contare il nodo trasporti. Basta guardare che dramma sia in questo periodo la Circumvesuviana».
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