domenica 18 settembre 2022
Lauro (Unimpresa) "Senza più l'alibi-Draghi, i partiti alla prova del fuoco delle loro responsabilità, passate, presenti e future"
“Nella conferenza stampa di fine mandato e alla vigilia dell’ultimo girone infernale di campagna elettorale - una settimana, la prossima, prevedibilmente incandescente e con nuovi colpi di scena! - il premier uscente ha tenuto il più politico dei suoi interventi pubblici, dal febbraio 2021, evitando di ricadere in alcune ingenuità tattiche, strumentalizzate ad arte dai partiti della
sua ondivaga e contraddittoria ex maggioranza di unità nazionale. Un intervento di impronta degasperiana, da riserva della Repubblica e da servitore dello Stato democratico, che non ha concesso niente, neppure un cenno, alla partigianeria partitica, ma tutto al senso della realtà e alle condizioni minime per affrontare le emergenze del nostro paese, nell’immediato e a medio termine, fiducioso anche nella capacità di reazione del popolo italiano e dell’Italia alle intromissioni straniere. Unimpresa gli esprime pubblico apprezzamento e sincera gratitudine per il lavoro svolto, in mezzo a mille difficoltà, nonché per l’inequivocabile chiarezza di tutte le sue considerazioni, che hanno messo i partiti, nessuno escluso, di fronte alle loro responsabilità, passate, presenti e, in particolare, future. Esponendo, infatti, le condizioni minime, destinate ai futuri governi, da chiunque presieduti, essenziali per la salvaguardia della nostra identità e sicurezza nazionale, ha seccamente sgombrato il campo da un ricorrente feticcio delle polemiche elettorali: l’alibi-Draghi.
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