domenica 7 luglio 2024

I trasporti, i nodi. Costanzo Iaccarino (Federalberghi) Costiera irraggiungibile così si uccide l'economia»

di Antonino Pane - Il Mattino

«Tutto bellissimo, tutto straordinario. Peccato per quel treno che ha rovinato tutto». Quel treno è la Circumvesuviana, è il viaggio che doveva durare trenta minuti. Invece per andare a Pompei ci sono volute due ore. Di storie come queste i social sono pieni. Un calvario arrivare in penisola sorrentina quando tutto funziona. Figuriamoci con gli scioperi. «Non ne possiamo più», sbotta il presidente di Federalberghi, Costanzo Iaccarino, appena rieletto in penisola sorrentina, saldamente al timone di Federalberghi Campania. «Le lamentele sono diventate imprecazioni. Gli ospiti sono costretti ad attese sotto il sole, se non a scendere dal treno a continuare a piedi sui binari. Una situazione diventata insostenibile». E ora si profila uno sciopero di domenica. «Scioperare è sicuramente un diritto. Farlo di domenica non mi sembra una trovata molto coerente con la giustissima affermazione che i propri diritti finiscono dove iniziano i diritti degli altri. Il turismo contribuisce al 13% del Pil nazionale e anche in Campania siamo al 13%. Questo sono dati incontrovertibili che dovrebbero far riflettere anche i sindacati. Scioperare di domenica significa colpire al petto questo importantissimo segmento dell'economia nazionale».


I sindacati lottano in Italia e dalla Circumvesuviana hanno già fatto sapere che i collegamenti saranno a rischio. Si annuncia un altro calvario. «Il calvario Circum per la penisola sorrentina è iniziato molti anni fa e non è mai finito. Ricordo quando partecipavo alle prime riunioni regionali e ci comunicavano che la Circum affondava in 600 milioni di debiti. L'attuale gestione ha mirato a ripianare i debiti ma non si è tenuto conto del fatto che il degrado del materiale rotabile e delle stazioni avrebbe raggiunto livelli insopportabili. Le ripercussioni di tutto questo sul turismo sono gravissime così come sono gravissime sui cittadini che dalla loro non hanno neanche quell'ammortizzatore naturale che è lo spirito della vacanza. Il turista sa che quel treno lo prenderà due tre volte; il pendolare deve confrontarsi con la realtà ogni giorno». Le vie del mare non sono mai decollate veramente. «Costi alti e servizi mai veramente affidabili. Quante volte sono arrivate nei nostri alberghi telefonate di turisti bloccati al Beverello per le corse soppresse? Tante volte, credetemi, troppe volte. Sono anni che chiediamo almeno un tabellone al porto di Sorrento con l'indicazione precisa dell'orario e del punto di imbarco. Niente di niente. Che spettacolo offriamo quando i nostri ospiti vagano sulla banchina in cerca di del mezzo? Pessimo, proprio pessimo». Gli armatori sostengono che ci vogliono incentivi per avere un servizio regolare. In pratica dicono che i trasporti sulla terraferma sono incentivati e loro partono svantaggiati. «Anche questo ritornello non è nuovo. Ci vogliono incentivi? Io vedo solo che i prezzi per i turisti sono altissimi e vedo che i mezzi per Capri da Sorrento partono sempre stracolmi di persone. Ebbene chiedo e mi chiedo: Sorrento per gli armatori è una miniera inesauribile. Il porto di Marina Piccola è una testa di ponte preziosa per i traffici con Capri. Perché si fanno sempre bilanci separati? Se le compagnie sono le stesse, non sarebbe più giusto far decollare anche le linee tra Sorrento e Napoli che, forse, sarebbero meno remunerative ma certamente il bilancio complessivo resterebbe più che ricco». L'altro giorno a Positano sono rimasti in banchina 5/600 persone. Le proteste sono diventate furibonde. «Sono arrivate anche a noi. I collegamenti con la costiera amalfitana, anche quelli su terra, sono un altro punto debole del nostro sistema di trasporto». È avvilente vedere quelle file sotto il sole in piazza De Curtis. «Avvilente è un complimento. Da anni chiediamo di istallare panchine a spese nostre. Ci dicono che ci vuole il benestare della Soprintendenza. Queste cose sono incredibili: meglio vedere gente seduta per terra. Ora apre l'aeroporto Costa d'Amalfi: qualcuno si è posto il problema di corse bus regolari tra Sorrento e il nuovo aeroporto? Un servizio che diventerà subito essenziale». E che dire del traffico? «L'inaffidabilità dei trasporti pubblici ha moltiplicato le auto: Ncc, auto a noleggio, taxi. Basta fermarsi in uno qualsiasi dei punti della Sorrentina per assistere a infinite file di veicoli del trasporto pubblico. In Prefettura abbiamo detto tutto». Il risultato è che anticipiamo almeno a tre ore la partenza dei clienti per Capodichino. Lo stesso traffico urbano è diventato intensissimo. Centinaia di motorini presi a noleggio da utenti che spesso non li sanno neanche guidare. «Un pericolo per loro e per gli altri. Purtroppo a Sorrento tutti investono nei settori che tirano. Così è stato per il limoncello che ora si vende ovunque; così è per la ristorazione: ora si mangia in ogni portone; così sta accadendo per i motorini: ci sono noleggiatori dappertutto. Siamo esagerati sempre».

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