Contributo per i canoni di locazione esenzione dell'Imu per incentivare i fitti
IL CASO
di Anna Maria Boniello - Il Mattino
Capri - Il boom di case vacanza e di bad and breakfast costringe il Comune a intervenire per aiutare i residenti, e soprattutto le giovani coppie, a trovare un alloggio. Come già era nell'aria, con la chiusura della stagione estiva è scoppiata a Capri l'emergenza abitativa. Seppur con modalità e motivi diversi, sembra di essere tornati indietro di decenni, quando centinaia di residenti occuparono la Piazzetta, salotto del mondo, ammassandovi mobili, suppellettili e materassi per stimolare il Comune a cercare una soluzione abitativa per le famiglie sfrattate che dall'oggi al domani si erano ritrovate in mezzo alla strada. Gli amministratori dell'epoca trovarono una soluzione sistemando quelle famiglie (e alcune ancora lo sono) in un ex albergo abbandonato. Poi, con la legge 167 degli alloggi popolari il caso venne chiuso.
LA PROPOSTA
Oggi a distanza di circa trent'anni, ma con altre motivazioni, il caso torna alla ribalta e sull'isola scatta nuovamente l'emergenza case. Per fronteggiare la situazione, la giunta presieduta dal sindaco Paolo Falco si è riunita per valutare e approvare all'unanimità la proposta presentata dall'assessore alle Politiche sociali e Giovanili Salvatore Ciuccio, che ha indicato alcuni passi urgenti da intraprendere per fronteggiare una situazione che potrebbe diventare esplosiva. L'obiettivo è arrivare a una soluzione del problema. «Considerato che il Comune di Capri, riceve costantemente richieste di aiuto da parte di cittadini e famiglie con minori e o disabili a carico, che vivono in una situazione di emergenza abitativa e hanno difficoltà a reperire autonomamente un alloggio sul libero mercato, è nostro dovere intervenire», dice Ciuccio.
IL MERCATO
Il problema è fortemente sentito sull'isola anche perché a Capri sussistono severi vincoli urbanistici. «Il Comune - spiega l'assessore - non dispone attualmente di appartamenti di edilizia popolare liberi e disponibili né dispone di sufficienti immobili da assegnare ai cittadini bisognosi». Da qui la proposta di Ciuccio di «costituire un parco immobili da destinare alle famiglie capresi e alle giovani coppie che non riescono a trovare la casa. Non è un compito istituzionale del Comune, ma dello Stato. Tuttavia vogliamo affrontare questo problema sociale e tentare di risolverlo». Nell'entrare nel vivo della questione, l'assessore si è soffermato su alcuni punti che andranno affrontati e che hanno determinato l'emergenza abitativa. Il riferimento di Ciuccio è «al notevole incremento delle strutture extralberghiere, ovvero gli affitti ad uso foresteria che hanno sottratto la maggior parte del patrimonio immobiliare ai cittadini di Capri creando quindi una grave situazione di emergenza abitativa». In questo senso, Ciuccio ha chiesto alla giunta di procedere a una ricognizione degli immobili di proprietà del Comune, ma soprattutto di attivare le procedure per reperire sul mercato isolano alloggi da locare ai cittadini che non riescono a trovare casa, sia per l'incremento delle case vacanza che per i valori alti dei canoni. Dopo una lunga seduta la giunta ha deciso di procedere al fitto di alloggi, ai valori di mercato, e di assumersi il costo sociale rappresentato da quello che i cittadini possono pagare e il corrispettivo richiesto dai proprietari. Il Comune, allo stesso tempo, garantirebbe il rilascio dell'immobile a fine locazione su richiesta del proprietario. Con questa garanzia, precisa l'assessore Ciuccio, il Comune supererebbe il motivo principale per il quale i proprietari preferiscono non affittare ai residenti, ovvero il rischio che gli alloggi non vengano rilasciati alla scadenza dei contratti. Per incentivare i fitti ai residenti, l'amministrazione propone anche alcuni incentivi come l'esenzione dell'Imu.

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