martedì 4 maggio 2010

L’acqua è una merce

Vico Equense – L’acqua è oramai una merce. E con la benedizione di politici e media si appresta a diventare, da bene comune e diritto di tutti, un affare per pochi. Una torbida verità la cui fonte è la recente riforma dei servizi pubblici locali. Salvatore Buonocore, una vita spesa per il sociale, membro della Comunità Papa Giovanni XXIII di Don Oreste Benzi “Famiglia aperta all’accoglienza”, amico di Alex Zanotelli, firmerà per i referendum contro la privatizzazione dell'acqua. Perché? “Le logiche di mercato si stanno impossessando di questo bene comune. L’acqua è e resterà pubblica, ma il nodo del problema è che gli enti locali perderanno il controllo delle società che la distribuiscono. Questo affare in Italia vale almeno 6,5 miliardi di euro all’anno, un flusso di cassa continuo garantito dalle bollette dei cittadini.” Come si è arrivati alla privatizzazione? “Bisogna tornare indietro di vent’anni. Nel 1990 il deputato Giancarlo Galli depositò la legge che conteneva le “disposizioni in materia di risorse idriche”. Questo testo venne approvato nel ’94. La cosiddetta legge “Galli” è considerata un faro, indica la rotta a tutte le aziende che vogliono accaparrarsi l’acqua, per la prima volta non si parla più di acquedotti ma di “servizio idrico integrato”, una definizione che comprende le fognature e l’attività di depurazione delle acque. La legge definisce questa scelta “affidamento”, cioè, scegliere un soggetto, cui affidare l’acquedotto per un periodo di tempo fino a un massimo di trent’anni. Con il decreto Ronchi, approvato dal Parlamento nel novembre scorso, con la scusa di dover emanare “disposizioni urgenti per l’attuazione degli obblighi comunitari” il Ministro inserisce anche un articolo che impone di affidare il servizio idrico tramite una gara ad evidenza pubblica, imponendo per decreto la presenza di un partner privato. L’obiettivo è di estirpare la “radice pubblica”, considerata inefficiente." Senza addentrarci nei dettagli della riforma, perché il privato è migliore del pubblico? “L’idea di partenza è che il privato sia più efficiente e abbia maggiori risorse per fare investimenti. Ma questa motivazione non regge alla prova dei fatti: Infatti i soggetti privati che operano in questo settore, anche se hanno i soldi li spendono solo se ne hanno un vantaggio economico. Anche la manutenzione delle reti e dei mezzi è ridotta al minimo, come testimonia l’esperienza di diverse gestioni private fino ad oggi in Italia. Tutto ruota intorno all’art. 13 della “Galli””… In che senso? “Nessuno tocca questo articolo perché è il vero motore della mercificazione dell’acqua. La tariffa deve garantire anche un’adeguata remunerazione del capitale investito; significa, né più né meno, che l’acqua è merce da cui trarre profitto. La società che s’incarica della gestione del servizio idrico integrato non dovrà tendere a garantire il servizio più adeguato possibile agli utenti, a costo di chiudere il bilancio in pareggio. Piuttosto, cercherà di garantirsi un margine di guadagno, fissato per legge in almeno il 7%, aumentando le tariffe, riducendo i costi o gli investimenti”.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

L'acqua sarà pure pubblica ma è una fenomenale merce di scambio per politici da quattro soldi.
Guardate ad esempio quanta gente di vico equense è stata assunta alla gori? Guardate e pagate!

Anonimo ha detto...

La Gori è una vergogna inaudita, dove i politici di centrodestra che amministrano in tutti i comuni della penisola piazzano i loro comparielli a spese mie!
V-e-r-g-o-g-n-a

Anonimo ha detto...

E mica solo a Vico Equense, la GORI è stata gonfiata di nuove assunzioni in ogni comune in cui è entrata. I politici per dare il loro assenzo e non creare problemi hanno avuto in cambio posti di lavoro. La mia domanda è però un altra: a questi politici chi li ha votati? Sempre noi cittadini e quindi siamo causa del nostro male. Non ci resta che piangere noi stessi.

E comunque Vico Equense non è l'eccezione ma la regola.

Anonimo ha detto...

I politici di centro destra???????
Veramente tutto stò magna magna che interessa la GORI è cominciato soprattutto con i comuni di centrosinistra.
Il trittico Gori-Irace-D'Alema non vi dice nulla?

E' per questo che la GORI è in deficit e non si sa se si riuscirà a risanarla.

Anonimo ha detto...

Allora facciamo un breve sondaggio e verifichiamo se i comparielli piazzati alla Gori sono di destra o di sinistra?Per piacere, veramente per piacere...
Lo sanno tutto come piglia i voti il vostro sindachetto...

Anonimo ha detto...

Guarda facciamolo pure il sondaggio, sono sicuro di vincere a mani basse.
Ciao

Anonimo ha detto...

Terrei a precisare che questo articolo ha come tema la privatizzazione dell'acqua e non della politica!!!!

Anonimo ha detto...

A vico equense la privatizzazione dell'acqua è diventato un tema politico, ed è servita a sfamare, come tutti sanno, le famiglie degli elettori di centrodestra.