lunedì 9 agosto 2010

Una danza per la fertilità

Vico Equense - «Sono rimasti in dieci e mio papà è uno di questi». Maria Laura è figlia di uno dei pescatori di Vico Equense e ne è orgogliosa. Le si illuminano gli occhi quando ne parla. Ha uno sguardo penetrante. Senti tutto il fascino mediterraneo che va oltre questa costa. «Finite le scuole superiori sono partita per Londra. Volevo imparare bene l’inglese e ci sono rimasta un anno. Lì c’è stata una svolta perché nel pub dove lavoravo c’erano delle mie colleghe appassionate di danze orientali. A me è sempre piaciuto molto ballare e ho iniziato a seguirle. Tornata in Italia, sono subito ripartita per Cuba per imparare meglio la salsa e tutti i ritmi tropicali». Inizia tutto da lì. Quando torna a Vico svuota il garage di casa e decide di aprire un’associazione per gestire corsi di ballo di vario genere. Shasa, il suo nome d’arte, oggi ci vive e su tutta la costa la invitano per serate di esibizioni, soprattutto di danza del ventre. «Dopo tanti anni per me è ancora difficile propormi. Non vengo accettata perché pensano che questa danza sia a sfondo sessuale, invece è fatta dalle donne per le altre donne per invocare la fertilità». (Di Marco Giovannelli)


9 commenti:

Anonimo ha detto...

ALTISSIMO LIVELLO SIA DI DANZA CHE DI PROFESSIONALITA'. SIAMO ORGOGLIOSI DI AVERLA NELLA NOSTRA CITTA'. COMPLIMENTISSIMI!!!!!

Anonimo ha detto...

Molto elegante assolutamente singolare.ho avuto più occasioni per vedere i suoi spettacoli. Molto apprezzata "all' estero" da Castellammare a Sorrento, ma a Vico, essendo la maggior parte delle "VIP" delle scorfane, la rifugiano e la fanno sentire non accettata. La danza è arte, che continui ad infondere sensualità forse per le scorfane c'è speranza!!
BRAVA MARIALAURA A U G U R I !!

Anonimo ha detto...

Tanti discorsi sulle origini e questa fertilita' ma alla fine gli spettacoli per quanto Shasa si applichi a dimostrare il contrario sono a sfondo erotico sessuale ......e fin quando lei vuole stare nell'indecenza ci sta ognuno e' libero della propria vita .....ma lo scandalo e' che esistono mamme di bambine di 7 anni che pagano i corsi alla signorina shasa affinche' le figlie apprendano questa specialita' COMPLIMENTI MAMME ...e spero che questo commento sia pubblicato

Anonimo ha detto...

Marialaura, purtroppo anche se il mondo continua a modernizzarsi, Vico Equense e dintorni rimarra' sempre affogata nell'ignoranza di infelici e vecchie bizzoche. Tu mi ispiri perche' fai si che la femminilita' di una donna sia messa finalmente in risalto, Donne noi, che non serviamo solo ai fornelli o a crescere I figli ma siamo individui con sentimenti e ambizioni come tutti gli altri! Ricordati l'invidia parlera' sempre male di te, tu continua a difendere il tuo diritto di essere una donna libera. Le male lingue ti servono anche, perche' ti fanno publicita' gratuita! Non ti curar di loro, ma guarda e passa.

Anonimo ha detto...

Hai una grande forze di volontà, chi ti conosce sa quanta passione, serietà e professionalità metti nella tua attività.

rosario ha detto...

Lei lavora con professionalità.Ci dedica la sua vita alla danza.Appare del tutto pretestuoso un attacco del genere in special modo perchè si è nell'anonimato.Sbaglia chi fa pubblicare questi insulti e denigrazione di persone che non possono difendersi se non rispondendo ed alimentanto nuove bugie e falsità da parte dei soliti invidiosi e denigratori.

Anonimo ha detto...

Io concordo che la danza del ventre e' bella , ma non per le bambine poi non vi lamentate che le nostre figlie a 12 anni sono gia' femmine vissute e sognano da grandi di fare le veline .Vico non e' bigotto anzi e' ancora un paese di tradizioni

vicky ha detto...

E' la prima volta in vita mia che leggo tali assurdità, sono un insegnante di scuola materna, insegno ormai da dieci anni con bambini dai 2anni e mezzo ai 5, una delle prime educazioni alla socializzazione e all'inserimento nella scuola che impartiamo ai nostri bambini è L'amore verso il prossimo, il diverso , il multietnico....discorsi difficili direte d'affrontare con queste fasce di età, eppure ci sono equipe pedagogiche che studiano da anni e realizzano progetti per l'integrazione del bambino straniero nel contesto classe.Ogni anno realizziamo in classe
un viaggio virtuale tra fiabe, canti, danze, rituali, giochi. Al chiaro di luna. O nella penombra. Tra lepri, leoni, elefanti. In Paesi diversi. Un viaggio nel mondo della multiculturalità. Un percorso di crescita nello spazio interculturale.
Protagonisti di questo progetto così importante non sono i grandi della terra, non sono i "grandi" in generale, bensì i bambini
Fin dall’antichità, infatti, si sono lasciate tracce di disegni e pitture sulle rocce e nelle caverne, per lasciare un messaggio. I murales davano voce alle loro rivendicazioni sociali attraverso le scene di danze di riti danzanti con i quali i popoli hanno fatto la storia e hanno esorcizzato i dolori della schiavitù della povertà....e invocano tutt'ora alla prosperità.
Il progetto è un momento di incontro, privilegiando l’aspetto comunitario, del gruppo, e quindi mettendo a confronto tutte le diversità insite nel gruppo stesso, a cui si aggiungono le diverse aspettative dei genitori, delle insegnanti, del mondo dei cosiddetti "grandi". I bambini lavorano inizialmente nella penombra, inserendosi dunque in una situazione nuova, un elemento culturale tipico di una cultura diversa, per dimostrare come anche questo può diventare un momento condivisibile culturalmente attraverso un percorso mirato e propedeutico alla formazione delle nuove classi socilai.Attraverso un linguaggio universale :la danza....hanno imparato la differenza tra le culture attraverso i diversi balli: la danza africana, a piedi nudi per il suo contatto con la terra, la danza cinese fatta di maschere orribilanti per scacciare il maligno e le paure insite così come nell'uomo anche nel bambino, il can can francese elemento di sensualitàe di corteggiamento , la danza dei 7 veli come danza della prosperità e non ultima visto che siamo a napoli la tarantella danza di beffa rivoluzionaria.....

vicky ha detto...

E' la prima volta in vita mia che leggo tali assurdità, sono un insegnante di scuola materna, insegno ormai da dieci anni con bambini dai 2anni e mezzo ai 5, una delle prime educazioni alla socializzazione e all'inserimento nella scuola che impartiamo ai nostri bambini è L'amore verso il prossimo, il diverso , il multietnico....discorsi difficili direte d'affrontare con queste fasce di età, eppure ci sono equipe pedagogiche che studiano da anni e realizzano progetti per l'integrazione del bambino straniero nel contesto classe.