sabato 23 aprile 2011

Libertà e partecipazione

di Claudia Scaramellino

Vico Equense
- Nel corso della mia vita di mamma e di docente della scuola pubblica, si è rafforzata in me la convinzione che il prendersi cura della propria terra e del futuro dei nostri giovani sia un dovere, che non va demandato ad altri. Questo è il significato più nobile del “fare politica”, come l’intendevano i Greci che “inventarono” la democrazia. Tuttavia, oggi, la diffusa convinzione che dedicarsi al bene comune sia uno “sporcarsi le mani” spinge molti a lasciare ad altri il compito di amministrare la Città, rinunciando al diritto alla partecipazione e alla costruzione di un progetto condiviso. Vico Equense è lo spazio in cui viviamo, in cui vivranno i nostri figli e i nostri nipoti: un pezzo di terra in cui regna ancora la “bellezza”, malgrado l’incuria, i piccoli e grandi egoismi, la tolleranza colpevole di chi dovrebbe controllare, l’effettiva presenza di interventi che sfigurano il territorio, la mancanza di un vero progetto economico di rilancio, il malessere dei più deboli.



Mi sono convinta che non è più tollerabile che non siano stati realizzati, per i nostri bambini, i progetti di costruzione della scuola pubblica finanziati da anni; che per i nostri anziani soli non sia disponibile una casa di riposo (pure costruita), come avviene in tutti gli altri comuni vicini; che le giovani mamme non abbiano il supporto di asili nido pubblici; che ai giovani vengano offerti lavoretti periodici tanto per nutrirne le speranze e assicurarsene il consenso elettorale; che nelle nostre marine ci siano sbocchi di fogne a cielo aperto; che sul Faito ci siano interventi dissipatori del patrimonio naturale e manchi una progettualità di sviluppo turistico e ambientale; che i nostri spazi pubblici siano abbandonati al degrado o al dilagare incontrastato dell’interesse privato; che il patrimonio storico e i monumenti che tutti consideriamo luoghi simbolo della nostra storia comune di vicani possano essere chiusi alla Città; che ci siano frazioni abbandonate ai loro bisogni insoddisfatti di vivibilità. Già da queste considerazioni nacque, qualche anno fa, il mio impegno sul territorio a partire dalla petizione contro la prevista alienazione dell’ex edificio scolastico di Seiano fino alla nascita del comitato civico “Cittadini per Vico” che, con partecipazione attiva e caparbia insistenza, ha impegnato il Consiglio comunale a deliberare, affinché il complesso monumentale della SS. Trinità e Paradiso divenga patrimonio del comune di Vico Equense. La positiva esperienza di partecipazione civica, aldilà dei partiti e dunque più libera e meno condizionata da elementi vari, vissuta con altri amici del comitato e qualche risultato non trascurabile raggiunto mi hanno confermata l’importanza della cittadinanza attiva e della partecipazione. Per tali motivi, ho scelto di candidarmi nella lista civica “Frazioni unite” a sostegno del candidato sindaco l’ avv. Aldo Starace, il cui obiettivo è la tutela della qualità della vita di tutti i cittadini, la produttività, lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia della bellezza di Vico Equense.

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