sabato 23 aprile 2011

Parla la sorella dell’ufficiale di Vico Equense preso in ostaggio sulla «Rosalia D’Amato»

Fonte: Umberto Celentano da il Mattino

Vico Equense - Ore di ansia in costiera per la sorte dei marittimi Giuseppe Maresca, 28 anni, ufficiale di coperta di Arola, frazione collinare di Vico Equense, e Pasquale Massa, primo ufficiale di coperta, nativo di Meta ma da anni residente con la famiglia in Belgio. Alla preoccupazione per i due ufficiali della «Rosalia D’Amato», il dry cargo bloccato due giorni fa nel golfo di Oman, si unisce quella per l’equipaggio della petroliera Savina Caylyn, sequestrato l’8 febbraio scorso. Ed è agli ostaggi di questa nave che va il primo pensiero di Maria Maresca, sorella di Giuseppe: «Stiamo vivendo questi delicati momenti con comprensibile stato d’animo, ma anche con la consapevolezza che ci sono altre famiglie, come quelle dei marittimi sequestrati l’8 febbraio, che da tempo attendono notizie dei loro congiunti. Capiamo bene i loro sentimenti e auguriamo loro che presto tutti possano tornare a casa. Siamo fiduciosi – continua Maria, laureata in economia e da poco tornata ad Arola da Cork in Irlanda – e speriamo che presto si spenga la luce dei riflettori su di noi con il ritorno a casa di Peppe».



In questi giorni manca da casa anche Antonino, il papà del giovane ufficiale, comandante di un'altra nave in navigazione nell’oceano Indiano. Una lunga tradizione marinara, quindi, per la famiglia Maresca, a conferma di un legame tra la Terra delle Sirene ed il mare che fa parte della storia di questi luoghi. Fin dalle prime ore della diffusione della notizia del sequestro del cargo e del coinvolgimento della famiglia Maresca attorno ai familiari del giovane ufficiale si è stretto un forte cordone di solidarietà e partecipazione emotiva, come conferma la stessa sorella del giovane ufficiale: «Ci è molto vicino, come sempre, don Mimmo Leonetti, parroco di Arola, poi ci ha chiamati l’avvocato Aldo Starace – spiega Maria -, mentre so che il sindaco è in contatto con le autorità nazionali. Giuseppe rappresenta all’estero l’Italia, come tanti altri marittimi e lavoratori, ed è doverosa una mobilitazione sia in chiave locale che nazionale». Il sindaco uscente Gennaro Cinque ha diffuso un comunicato in cui esprime vicinanza alla famiglia Maresca e sottolineato il canale informativo in atto con Roma, mentre il candidato del centrosinistra, Aldo Starace, oltre che esprimere vicinanza in un nota, ha telefonato a casa Maresca: Antonino è un volto noto in costiera anche per il suo impegno ecologista. Particolare attenzione poi di tutti i familiari, a partire da mamma Maddalena, nel far vivere con serenità queste ore delicate a Luca, il fratellino di Giuseppe, che frequenta l’ultimo anno della scuola elementare di Arola. Sono ore di angoscia anche a Meta. Tra i marittimi dell’equipaggio della motonave «Rosalia D’Amato», infatti, figura anche Pasquale Massa. Primo ufficiale di coperta, classe 1947, Massa è nativo di Meta, anche se da anni risiede in Belgio. La sua vicenda è monitorata dai vertici dell’amministrazione comunale, che si mantengono in costante contatto con l’unità di crisi attivata dal ministero degli Esteri nelle ore immediatamente successive al sequestro. A chiarirlo sono il sindaco Paolo Trapani e l’assessore Giuseppe Tito, che nelle ultime ore hanno parlato più volte con i funzionari della Farnesina per avere ragguagli sulle condizioni di Pasquale Massa: «In base alle informazioni in nostro possesso la nave è controllata a distanza da una fregata della Marina Militare e tutti i membri dell’equipaggio sono in buone condizioni – fanno sapere – per il momento, restiamo in attesa di sviluppi, nella speranza che questa vicenda possa concludersi al più presto e che tutti i membri dell’equipaggio possano presto tornare a casa per riabbracciare i propri cari».

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