venerdì 15 febbraio 2008

Politiche, Bassolino si chiama fuori

«Elezioni? Io non farò campagna elettorale. La giunta non farà campagna elettorale. Dobbiamo stare qui a lavorare per dare una mano a De Gennaro». Annuncio a sorpresa: Antonio Bassolino si sottrae alla prevedibile bagarre di una campagna elettorale che certo lo vedrà bersaglio, per via dei rifiuti, da parte delle opposizioni e non solo. Basti pensare a quanti, anche fra gli alleati, da Salvi e Diliberto, hanno continuato in questi giorni a chiedergli le dimissioni. E al fatto che persino Veltroni abbia fatto trapelare a Roma tutti i suoi dubbi su una sua visita in Campania, magari per parlare davanti a un cumulo di spazzatura invece che in un tranquillo borgo umbro. Alla vigilia dell´assemblea nazionale del Pd, in programma domani, Bassolino pare lanciare un messaggio di non belligeranza a Veltroni, del quale ricorda non a caso la sortita di mercoledì sera a "Porta a porta", quando il segretario del Pd ha aperto la sua dissertazione sui rifiuti campani con la notizia fresca dei 25 milioni per Acerra, appena liberati dallo stesso Bassolino e dal neoassessore Walter Ganapini. Niente impegni elettorali dunque. «Ho preso i cinque assessori nuovi anche per questo, per lavorare - aggiunge Bassolino - . E ho chiesto di lasciare a quelli che avevano manifestato disponibilità a candidarsi (Armato, Di Lello e D´Amelio, ndr) per separare i due terreni, amministrazione e elezioni». Meglio gettarsi a capofitto ad aiutare De Gennaro, magari sperando che ad aprile ci sia qualche contraccolpo positivo. La mission di Bassolino è ormai questa, piaccia o no. Repubblica

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