domenica 4 maggio 2008

La legge

Castellammare di Stabia - «L’accesso al mare è un diritto e nessuno lo può negare». Non è uno slogan, ma una legge. Articolo 1, comma 251, legge 296/2006, ovvero «l’obbligo per i titolari delle concessioni delle spiagge di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l'area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione». È possibile dunque raggiungere il mare evitando la biglietteria del lido privato. «Purtroppo questa legge spesso non viene applicata – spiega l’assessore all’ambiente Lello Longobardi – i cittadini hanno il diritto di poter raggiungere la battigia e fare il bagno. Ma non bisogna dimenticarsi del regolamento. La battigia è quello spazio che dista 5 metri dal punto in cui si infrangono le onde ed è uno spazio riservato ai mezzi di soccorso che vengono utilizzati dai bagnini, quindi non vanno collocati oggetti ingombranti come ombrelloni, sdraio o sedie». I controlli non mancheranno, dunque, presentarsi al botteghino e non pagare l’ingresso si può, facendo appunto riferimento alla legge. Il mare però va raggiunto attraversando la via indicata dal titolare della concessione demaniale, e non è impossibile lasciare i propri indumenti sulla spiaggia, bisogna però fare attenzione a non intralciate il passaggio dei mezzi di soccorso o il passaggio di altre persone. Nei casi di resistenza basterà ricordare al titolare dello stabilimento balneare la legge approvata nel dicembre del 2006 o telefonare alle forze dell’ordine. (ma. el. Il Mattino)

Sos balneazione: privati sette lidi su dieci

1 commento:

Anonimo ha detto...

Buonasera,
pochi giorni fa, mentre ero in canoa con un amico siamo arrivati alla spiaggia di Vico Equense e abbiamo provato ad approdare su di un lembo di spiaggia che era stranamente desolato: neanche il tempo di uscire dalla canoa e siamo stati cacciati in malo modo da un signore che ci ha fatto presente come la spiaggia fosse privata e che avremmo dovuto allontanarci immediatamente. Ovviamente ho fatto un lavoro di traduzione per riportare il "pensiero" del gentile "proprietario" della spiaggia!