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martedì 30 giugno 2009
Solidarietà con l’Aquila vacanze per gli anziani
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A spasso sui monti con le nuove mappe
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Massa Lubrense - Punta Campanella-Jeranto e Faito-Sant’Angelo a Tre Pizzi: sono gli itinerari sviluppati sulle due nuove cartine elaborate da Giovanni Visetti per gli amanti dell'escursionismo. Rappresentano due distinte aree dei Monti Lattari, assolutamente diverse fra loro sia per la posizione che per l'ambiente. Punta Campanella, con Monte San Costanzo e Jeranto si sviluppa sulla parte estrema della penisola sorrentino-amalfitana, quella con i rilievi più bassi; quella Monte Faito-Sant'Angelo a Tre Pizzi comprende la vetta più alta dei Lattari, con il Molare con i suoi 1.443,6 metri. Sul verso di ciascuna cartina numerose fotografie, scattate in diversi periodi dell'anno, che danno un'idea della varietà di panorami sempre spettacolari, con sfumature diverse dodici mesi l'anno. Nella prima cartina è incluso anche il sentiero che da Nerano conduce a Jeranto e tutte le sue diramazioni (Penna, Torre di Mont'Alto, spiaggia, spianata della ex-cava), i segnavia che gli escursionisti trovano lungo i sentieri, sia quelli del Progetto Tolomeo sia quelli del Cai (Club Alpino Italiano). «Queste nuove pubblicazioni - spiega Giovanni Visetti, il cartografo autore dei tree itinerari - riprende sostanzialmente le varie versioni curate da me e successivamente dai Comuni di Massa Lubrense e Sorrento, quella del Faito segna veramente un passo avanti per la fruizione di un territorio che, seppur limitato, offre grandissimi spunti di interesse, eccellenti panorami, ovviamente quando non è avvolto dalle nuvole e piacevolissime escursioni in quasi ogni periodo dell'anno. Su questa seconda cartina - aggiunge Visetti - oltre ai sentieri classici ne sono indicati anche altri meno conosciuti ma altrettanto interessanti. Le occasioni di completare dei percorsi ad anello sono molteplici. Per facilitare la “navigazio ne e l'orientamento in questo ambiente ho indicato alcuni elementi senz'altro poco interessanti - sottolinea il geografo-cartografo - ma molto visibili quali antenne e piloni della linea dell'alta tensione. Ho anche riportato in carta le due sorgenti dell'Acqua Santa e della Lontra, così come le neviere o “fosse della neve”. Come sostengo da tempo, il Faito è sempre stato sottovalutato e, nonostante la relativa facilità di accesso attraverso la funivia, rimane abbandonato e trascurato. I più volenterosi - conclude Giovanni Visetti - potranno anche salire a piedi scegliendo uno dei numerosi itinerari che partono da Pimonte, Agerola, Vico Equense, Castellammare migliorando ulteriormente la loro escursione». Le cartine di Punta Campanella, San Costanzo e Jeranto sono già disponibili a Termini e a Massa centro. Nei prossimi giorni anche quelle del Faito e Monte Sant'Angelo a Tre Pizzi saranno in vendita in vari bar e ristoranti nei pressi della funivia e del Belvedere. (ma. d’esp. il Mattino)
Maxi truffa ai locali, tre giovani in cella
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Abusivismo, il ritorno delle ruspe
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Coltivava Marijuana in casa, arrestato
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Iannuzzi: siamo stati troppo teneri col premier
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lunedì 29 giugno 2009
Sparatoria a Pozzano: Scala “Subito un tavolo istituzionale per ridare tranquillità ai cittadini”
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Chiude il Catasto. Protesta dei Geometri stabiesi
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Stop al depuratore di Punta Gradelle
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Vico Equense - Dopo lo stop ai lavori della galleria Pozzano-Seiano per l’interdizione antimafia alla Società internazionale gallerie srl, disposta dalla Prefettura di Napoli, si fermano anche alle opere in atto all’impianto di depurazione di Punta Gradelle. Su questo fronte, l’impresa che ha sede a Piano di Sorrento, ha in subappalto le opere civili (un sistema di gallerie realizzate finora al 50 per cento) previste dal progetto varato dal Commissariato di Governo per la bonifica e la tutela delle acque in Campania. Aggiudicatario dell’appalto complessivo del depuratore di Punta Gradelle è l’Ati-Associazione temporanea di imprese, costituita dal Consorzio Ravennate (capogruppo) e dalle aziende del Gruppo Intini, Sid spa e Intini Angelo Srl. L’impianto, la cui entrata in funzione era stata inizialmente prevista per il 2008, è stato finanziato con i fondi dell’Unione Europea, del ministero dell’Ambiente e della Regione, uno stanziamento di circa 77 milioni e 500mila euro. Anche il cantiere di Punta Gradelle, come la galleria Pozzano-Seiano, è presidiato dai dipendenti della Società internazionale gallerie srl, licenziati nei giorni scorsi, insieme alle maestranze impegnate nella realizzazione di altri percorsi sotterranei ad Acri, Sanremo, Contursi, Roccella Jonica e Siena. Un totale di circa 400 dipendenti tra tecnici ed operai. Per il prossimo 21 luglio, intanto, è attesa la decisione del Consiglio di Stato, al quale si è appellata la Sig-Società internazionale gallerie srl a seguito dell’interdizione disposta dalla Prefettura, dopo che il Tar della Campania ha respinto la richiesta di sospensiva, mentre la decisione nel merito è fissata per il 7 ottobre prossimo. In attesa delle determinazioni dell’impresa capogruppo dell’appalto, quindi, anche l’impianto di depurazione di Punta Gradelle subirà, inevitabilmente, ritardi nel completamento, previsto per il 2011. L’opera, attesa in penisola sorrentina da oltre trent’anni, riveste vitale importanza per la tutela del mare, è destinata allo smaltimento delle acque reflue dei Comuni di Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense, con un bacino di utenza di circa 90 mila abitanti che si raddoppia nel periodo estivo. L’impianto, che si sviluppa in galleria, su due linee parallele, con unità di trattamento compatte, è stato progettato nel rispetto delle più recenti norme che definiscono i criteri di sicurezza ambientale. (a.s. il Mattino)
Welcome Concert
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Domani sera, alle ore 21, al Parco Ibsen di Sorrento, è in programma il secondo appuntamento con i “Welcome Concert” dell’ensemble “Luigi Denza”, formazione ridotta dell’orchestra giovanile di Sorrento Jazz. L’ingresso è gratuito. Gli allievi del percorso formativo “I giovanissimi verso la musica”, diretti dai maestri Giuseppe D’Antuono ed Angelo Ruggieri, eseguiranno musiche di Bach, Giordani-Reverberi, Bacalov, Morricone, Piovani, Rota, Denza, Califano-Gambardella, E. De Curtis – G.B De Curtis. L’ensemble “Luigi Denza” è composto da Raffale Cesarano e Riccardo Maria Esposito (clarinetto), Enrica Bonacci (oboe), Catello Coppola e Maria Gargiulo (flauto), Antonio Ruocco e Luca Capoluongo (violino), Marco Vollono (violoncello), Vincenzo Martire (sassofono), Stefano D’Urso (tromba), Claudio Junior De Rosa e Margherita Giordano (tastiera), Ciro Romano (arpa), Gabriella Cimmino e Imma Ruggeri (voce). Il percorso formativo “I giovanissimi verso la musica”, istituito nel 2003, vede protagonisti oltre quaranta ragazzi, compresi tra i quindici e i ventitré anni di età, che durante l’anno, a titolo gratuito, seguono tre incontri didattici settimanali dedicati al solfeggio e allo studio del clarinetto, dell’oboe, del violino, del violoncello e del pianoforte. E’ tradizione che i giovani allievi concludano il percorso formativo con la partecipazione al festival internazionale Sorrento Jazz.
Marchio dop agerola
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Aliscafi by night, al via la movida del Golfo
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Sorrento - Luci accese, ieri alle 21, al porto di Marina Piccola, per accogliere il jet Auriga con 53 passeggeri della corsa inaugurale del nuovo servizio di collegamento notturno, tra Napoli e Sorrento per i weekend estivi. Ad accogliere i viaggiatori dirigenti del settore trasporti della Regione, Renato Capalbo e Ferruccio Padula, il dirigente dell'Acam, Alberto Ramaglia. Sorrisi per stemperare la tensione al varo delle vie del mare by-night sulla rotta Napoli-Sorrento, alla partenza della prima corsa, alle 20.30 dal Molo Beverello. Alla prima partenza signori di mezza età diretti a Sorrento per la cena con amici. «Seduti ci si riposa e senza stress tra gallerie, code, caos. Poi, ho trovato anche una certa convenienza», sorride Giovanni, che è in compagnia della moglie. Tutti convinti delle potenzialità del progetto: da Napoli a Sorrento in mezz’ora, stessa soluzione per il rientro. La nuova proposta delle vie del mare, finalizzata ad incrementare il flusso dei pendolari del fine settimana, muove i primi passi con un piano intermodale per decongestionare il traffico sulla Statale sorrentina e attenuare i disagi nel rientro in città. Dopo aver lavorato al progetto che avvicina i napoletani alla costiera, l’assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta ed il presidente del Metrò del mare, Raffaele Aiello, hanno ribadito l’importanza dell’iniziativa. Un progetto innovativo sostenuto anche da Gianluigi Aponte, presidente della Fondazione Sorrento e patron della Snav, che alimenta la flotta del metrò del mare con Alilauro-Gruson e Navigazione libera del golfo. Aspettando di ampliare i consensi dal popolo dei pendolari del by-night, le nuove corse sono state accolte con entusiasmo dagli operatori sorrentini. Per Giuseppe Aversa, presidente del Coris, il Consorzio ristoratori di Sorrento, si tratta di un’iniziativa innovativa destinata a raccogliere il consenso di una importanza fascia di clientela. Con Napoli e Costiera meglio collegate per tutta l’estate, i napoletani potrebbero essere più stimolati a trascorrere a Sorrento i by-night estivi: «Aspettiamo di verificare le potenzialità di afflusso di nuovi ospiti – aggiunge Salvatore Di Leva, presidente del Consorzio commercianti di Sorrento -. La prossima settimana ne discuteremo in consiglio per studiare eventuali possibilità di prolungare l’orario di apertura dei negozi il sabato e la domenica». Le vie del mare notturne attenuano anche i rischi per i giovani frequentatori di discoteche e locali notturni di Sorrento e dintorni: dopo una serata dedicata al divertimento, potranno evitare gli spostamenti in auto per il rientro a Napoli. «Mia madre ha tirato un sospiro di sollievo quando ha saputo che sarei andato via mare», sorride Antonio, napoletano, studente di medicina. È emersa, tuttavia, l’opportunità di una informazione più capillare sui vantaggi delle nuove corse per una risposta positiva dell’utenza in termini di clientela a bordo degli aliscafi. (Antonino Siniscalchi il Mattino)
Fa tappa la crociera del Polar Star
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Sorrento - Si conferma circuito dei crocieristi la baia delle sirene dove nella tarda mattinata di ieri ha ormeggiato il “Polar Star”, uno degli yacht rientranti nella speciale classifica dei primi 100 al mondo e notoriamente noleggiato su commissione da miliardari europei ed americani. Con una lunghezza di oltre 63 metri il “Polar Star” si differenzia dai classici megayacht di lusso per il particolare scafo da rompighiaccio che lo rende uno yacht adatto a spedizioni in tutti i mari ed oceani del mondo. Costruito nel 2005 dai cantieri Lurssen il panfilo fu inizialmente varato con il nome di “Northern Star” in seguito mutato nell’attuale “Polar Star”. Caratterizzato da una elegante livrea blu e bianca lo yacht, come d’altronde la maggior parte della sua categoria, batte bandiera delle isole Cayman, il paradiso fiscale del Mare delle Antille a sud di Cuba. Mosso da una potente coppia di motori Caterpillar da 2mila cavalli ciascuno e con una autonomia di circa 7mila miglia nautiche il “Polar Star” è divenuto una imbarcazione da charter con un equipaggio fisso di 15 membri, a disposizione di ricchi paperoni europei e nord-americani. A disposizione dei benestanti croceristi ci sono una piscina Jacuzzi all’aperto con annessa area lounge mentre gli interni sono arredati in stile classico, con alcuni ambienti che riprendono lo stile provenzale ed il country inglese. Gli interni sono di enormi dimensioni e disposti su 6 livelli per offrire alloggio a 12 passeggeri ripartiti in 6 suite di lusso con servizi riservati. Le cabine degli ospiti si trovano sul ponte principale mentre il proprietario del “Polar Star” dispone di un intero ponte riservato con cabina armatoriale con vetri a giorno posta a prua e dalla quale si gode di vista panoramica a 360 gradi, due bagni, palestra e piscina privata. Sorrento è solo una delle tappe del “Polar Star” nelle acque del golfo, a seguire, già dalle prime ore di questa mattina, farà rotta verso Capri, Positano, Amalfi e Napoli, prima di lasciare le acque del Tirreno per dirigersi verso l’arcipelago della Grecia. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
Schianto in auto, crolla costone
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domenica 28 giugno 2009
Mediflorfestival, migliaia i visitatori
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Vico Equense - Migliaia di visitatori al Mediflorfestival. La tre giorni dedicata ai fiori ha riscosso grande successo coinvolgendo esperti del settore, amanti della natura, appassionati di giardinaggio, visitatori desiderosi di trascorrere una piacevole giornata immersi nel verde. La mostra mercato internazionale di piante agrarie ornamentali, floro-vivaismo, sementi, arredo per esterni si è svolta presso il “Centro sportivo Monte Faito”. Si tratta della prima tra le quattro manifestazioni inserite nel progetto “OceanoVerdeFaito”, ideato e promosso dal Comune di Vico Equense con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla più bella area verde di cui la Campania dispone, il Monte Faito. “Siamo soddisfatti dell’ottima riuscita della kermesse- afferma Matteo De Simone, assessore al turismo – e della grande partecipazione in termini di pubblico e di espositori. Rappresenta il primo piccolo traguardo raggiunto, a cui dovranno seguirne altri, con la finalità di rilanciare la nostra meravigliosa montagna e riportarla al suo antico splendore”. Positivi i commenti anche delle aziende che hanno esposto i propri prodotti. “Abbiamo venduto molte piante – afferma Giuseppe Messina dell’azienda agricola “Hortus Hesperidis” – ma, soprattutto, abbiamo avuto l’opportunità di relazionarci con le numerose persone che hanno affollato questo luogo durante la manifestazione, ed è stato importante. Abbiamo soddisfatto le loro curiosità dando dettagliate spiegazioni sulle tipologie di piante proposte”. Ad avvicinarsi alla natura e al mondo del floro-vivaismo non sono stati soltanto gli adulti ma anche i bambini, coinvolti dall’attività di fattoria didattica a cui è stata riservata un’area della fiera. Affollatissimo, inoltre, il “Trenino delle meraviglie” che ha condotto i visitatori nei luoghi più suggestivi e caratteristici del Monte Faito. OceanoVerdeFaito ha, dunque, aperto i battenti e continuerà a luglio con “Expo Faito”, fiera di prodotti tipici, artigianato, agricoltura e mercatini biologici, ad agosto con il “Faito DOC Festival” dedicato al cinema documentario e ad ottobre con l’attesissima festa della castagna. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)
Facciamo sentire il nostro orrore per quel regime
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Cozzolino sceglie Bersani «Con lui per cambiare il PD
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«Berlusconi cambiò le nostre vite con quel viaggio a Villa Certosa»
Ufficiale: Vico Equense - Nocerina a Rieti
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Piddì...
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Il rispetto per la donna, un bene perduto: seminario della Fidapa
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Terra delle Sirene, approdi in alto mare
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Massa Lubrense - Non sarà un’estate facile per gli approdi di Marina della Lobra e di Marina di Puolo per i ritardi accumulati negli interventi di ristrutturazione delle strutture di difesa dei borghi costieri. Disagi anche a Procida per l’attracco degli aliscafi. A Massa Lubrense dovevano essere il fiore all’occhiello del paese, il biglietto da visita dei due borghi. A Marina della Lobra e a Marina di Puolo, invece, ormeggiatori, imprenditori, tour-operator e diportisti rischiano il collasso di attività commerciali e marittime. A Marina della Lobra, considerata il porto più adatto per l’accesso al Parco marino di Punta Campanella, pur essendo stati ultimati i lavori alla diga foranea di difesa dell’abitato con una spesa di circa un milione e mezzo di euro coi fondi regionali della Comunità Europea, la struttura non è stata ancora consegnata al Comune perché manca il collaudo finale. Più complessa e più grave la vertenza per la scogliera a Marina di Puolo, un fazzoletto di sabbia al confine tra Massa Lubrense e Sorrento. La situazione della sicurezza del borgo marinaro - che dipende in tutto e per tutto dalle condizioni della barriera di protezione - rischia di diventare un tormentone estivo qualora non verrà dato un colpo di accelerazione alla pastoia burocratica nella quale alcuni ricorsi di associazioni ambientaliste e alcune difficoltà di ordine amministrativo a livello regionale hanno fastto scattare sequestri e sospensioni dei cantiere a rotazione. Un’opera il cui costo è di circa un milione di euro dei fondi regionali Por stanziati dall’Unione Europea. Per Marina di Puolo, dopo il dissequestro ordinato nei giorni scorsi dalla Procura che ha concesso al Comune 30 giorni per rimettere in sicurezza la scogliera, la situazione è diventata drammatica poiché nei 30 giorni capita la data del 30 giugno: data entro la quale con tutta la buona volontà della ditta è umanamente impossibile completare l’opera. I giorni lavorativi sono ridotti a tre o quattro, mentre la sentenza del Tribunale del Riesame, che potrebbe riaprire i termini, è annunciata per la metà della settimana prossima. Intanto il sindaco Leone Gargiulo si trova davanti ad un problema di difficile soluzione: se vorrà continuare i lavori per mettere in sicurezza la scogliera e quindi tenere il borgo marinaro al riparo da eventuali danni provocati dal mare in tempesta dovrà attingere dalle casse comunali o trovare altrove i fondi necessari. Un’impresa complicata che ha spinto il sindaco, l’assessore ai lavori pubblici Diego Piroddi, i tecnici comunali, la Aequamar (appaltatrice dei lavori dell’invariante) esperti del settore, la Capitaneria di porto stabiese, la Guardia costiera, la Procura torrese e il Tribunale del riesame a riunirsi per tentare di sbloccare la vertenza. Nei giorni scorsi è stato riaperto il cantiere, ma i tempi per vedere riparata la barriera è lunga ed incerta. (Gennaro Pappalardo il Mattino)
sabato 27 giugno 2009
Da Facebook la guerra al caro-sosta
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Sorrento - All’inizio sembrava soltanto la solita provocazione lanciata su Facebook. Un gruppo come migliaia della rete di internet, nato - forse - senza grosse pretese e che, come spesso accade, sortisce soltanto la solita discussione animata e circoscritta sul web. Poi, all’improvviso, la svolta: in pochi giorni, più di 750 utenti decidono di sostenere la causa di un gruppo di giovani di Sorrento che chiedono all’amministrazione comunale «meno aree di sosta a pagamento e più strisce bianche». Sembrava un gioco, ora è diventata una cosa seria: un punto di raccolta firme sarà, infatti, allestito lunedì in piazza Angelina Lauro per trasferire la battaglia nelle sedi più opportune. Una battaglia che ha trovato anche uno sponsor all’interno dell’amministrazione comunale: l’assessore alle Politiche giovanili della città di Sorrento, Rosario Fiorentino, che si è iscritto al gruppo e ha deciso di portare la tematica dallo spazio virtuale di Facebook alla sede reale del consiglio comunale. Chiare le richieste: riservare una quota sostanziale dei posti auto su strada alla sosta gratuita. «In effetti – spiega l’assessore Rosario Fiorentino – le attuali quote di aree di sosta gratuita, contrassegnate da striscia bianca, sono davvero irrisorie e confinate lontano dal centro cittadino. A Sorrento, l’unica sosta consentita è quella a pagamento, negli stalli blu. Su questa tematica, c’è stata scarsa attenzione e poca lungimiranza. Ora è diverso - prosegue l’assessore Fiorentino - quotidianamente ricevo segnalazioni di automobilisti imbestialiti che hanno ricevuto multe salate solo perché la città non offre la possibilità di parcheggiare l’auto senza pagare la gabella del grattino o della park card. Per tali ragioni- aggiunge l’esponente della Giunta- sostengo apertamente la battaglia intrapresa da questi ragazzi. Gli ho suggerito le modalità di azione per trasferire la tematica nelle sede competenti». Le firme che saranno raccolte lunedì serviranno a portare in Consiglio comunale la proposta di delibera di riservare il 30 per cento dei posti auto su strada a sosta gratuita. Una quota che non potrà essere confinata su zone periferiche o decentrate, ma essere «contigua» al restante 70 per cento di aree di sosta a pagamento. «Lo statuto della città di Sorrento – sottolinea l’assessore Rosario Fiorentino – consente di presentare al Consiglio comunale una proposta di delibera debitamente sottoscritta da almeno 300 cittadini residenti. È uno strumento di partecipazione attiva, contemplato dal nostro regolamento. In tal senso, ho già ricevuto la disponibilità di massima del presidente del Consiglio comunale di Sorrento, Mario Acampora, a mettere in agenda la questione». (Giuseppe Damiano il Mattino)
Vico Equense-Nocerina, la finale proibita
Scala: "Sul depuratore di Foce Sarno avevamo previsto tutto"
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Sequestrato dalla Procura l'impianto di depurazione di Foce Sarno
Castellammare di Stabia - L'impianto di depurazione di Foce Sarno è stato sottoposto a sequestrato in seguito alla denuncia di alcuni lavoratori che nell'ultimo periodo avevano accusato dei malesseri nel momento in cui venivano trattati particolari tipi di materiale. I dipendenti hanno segnalato il tutto alla Procura della Repubblica, la quale ha dato mandato alla Guardia Costiera di eseguire il sequestro "probatorio". Dunque il depuratore per il momento può continuare a funzionare in attesa di accertamenti. Le indagini della Procura sono incentrate sulle presunte violazioni delle norme di sicurezza per i lavoratori, ma non è detto che le verifiche non portino alla luce anche altro. Prima del sequestro di ieri da parte della Guardia Costiera, lo scorso 5 novembre era stato il nucleo di Polizia Ambientale della Polizia Municipale a notificare ai gestori lo stesso provvedimento. Allora, furono messi i sigilli alla vasca 4, e al suo sistema di sollevamento e grigliatura delle acque reflue. La TM.E. Spa Termomeccanica e Ecologia di Milano, società che ha in gestione l'impianto di depurazione di via Napoli, fu denunciata presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata per danneggiamento di acque pubbliche, superamento dei livelli tabellari imposti dal decreto legislativo 152/2006 e violazione del Testo Unico sui vincoli paesaggistici 490/99. Anche a novembre il sequestro della struttura avvenne con facoltà d'uso, in modo da evitare un blocco dell'attività del depuratore che avrebbe avuto conseguenze negative sullo stato dell'inquinamento marino. (Francesco Ferrigno StabiaChannel)
Scoperta piantagione di marijuana, arrestato un 24enne
Vico Equense - Coltivava una vera e propria piantagione di marijuana nel giardino di casa, oltre a detenere migliaia di semi pronti per essere utilizzati o rivenduti. L’intervento dei carabinieri della stazione locale diretti dal maresciallo Antonio Lezzi e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento ha posto fine ad un commercio illegale e redditizio arrestando il giovane coltivatore. A finire in manette è stato il 24enne Pietro Barba, originario del posto, che nel giardino di pertinenza dell’abitazione aveva cresciuto 15 piante di canapa indiana dell’altezza ognuna di oltre due metri e mezzo. Tutte le piante erano debitamente occultate tra diversi esemplari arborei di alto fusto ed ulteriormente mimetizzate tra lamiere in ferro. Dopo il ritrovamento, i carabinieri sono passati alla perquisizione domiciliare rinvenendo all’interno dell’abitazione del 24enne circa 4mila semi di marijuana per un peso complessivo di 70 grammi, pronti per essere venduti o seminati per la produzione anche di droghe come l’hashish. Sempre nell’ambito della perquisizione i militari dell’Arma hanno trovato una dose di un grammo e mezzo di marijuana probabilmente destinata ad uso personale. L’operazione è stata resa possibile grazie ad una lunga serie di appostamenti svolti nella zona circostante. L’intero quantitativo è stato posto sotto sequestro mentre il 24enne è stato trasferito in cella di sicurezza in attesa del processo per direttissima. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
Faito, apre il Mediflorfestival
Vico Equense – Inaugurata nel centro sportivo di Monte Faito la prima edizione del Mediflorfestival, la manifestazione Oceanoverdefaito, il progetto ideato e promosso dal Comune che vuole rilanciare il gigante verde della costiera. Quattro le manifestazioni in programma fino ad ottobre: Mediflorfestival, Expo Faito, Faito Doc Festival e Festa della castagna. «È una kermesse ideata per avvicinare la gente al Faito - spiega il sindaco Gennaro Cinque - metteremo a disposizione il “Trenino delle meraviglie” che durante la tre giorni percorrerà tutti i luoghi più caratteristici della montagna».
Monte Faito. Rimossi i sigilli all’area pic-nic
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Vico Equense - Rimossi i sigilli all’area pic-nic del Monte Faito. L’intervento è stato realizzato dai carabinieri della stazione di Vico Equense, agli ordini del luogotenente Antonio Lezzi, su mandato della Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Ritorna, dunque, nuovamente disponibile lo spazio di circa mille metri quadri che nella giornata di giovedì era stata sottoposta a sequestro preventivo. Il tutto in attesa della pronuncia definitiva del giudice per le indagini preliminari del tribunale oplontino. La rimozione dei sigilli comporta la possibilità di utilizzare l’area per i tre giorni del Mediflorflestival, la manifestazione organizzata dal Comune di Vico Equense per il rilancio del Monte Faito. “Si tratta di un segnale positivo – ha commentato il sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque –, che rende possibile l’utilizzazione dell’area per i prossimi tre giorni. Tengo a precisare che l’intervento di sistemazione e messa in sicurezza della zona non ha alcun fine speculativo, né di offesa al patrimonio naturalistico del Faito. E’ solo la prima parte di un progetto finalizzato alla valorizzazione della montagna, colpevolmente dimenticata nel corso degli ultimi anni”. (Francesco Di Maio Portavoce del Sindaco)
Provolone del Monaco, il disciplinare
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Molestie sessuali, arrestato
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Il cinema di denuncia si è fermato al 1963
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Il mare italiano affonda tra gli abusi: uno ogni due chilometri di costa
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UN ABUSO OGNI DUE KM - Ma il mare italiano non soffre solo il mal di cemento, è afflitto anche da tanti altri guai: scarichi illegali, cattiva depurazione, pesca di frodo, infrazioni al codice della navigazione sembrano, infatti, non passare mai di moda. Crescono, quindi, le infrazioni accertate che passano da 14.315 nel 2007 a 14.544 (+1,6), quasi 2 reati a chilometro lungo i 7.400 di costa del Belpaese. Aumentano anche le persone denunciate che da 15.756 arrivano a 16.012 (+1.6%) mentre, parallelamente, diminuiscono i sequestri che da 4.101 scendono a quota 4.049.
LA CLASSIFICA - A guidare la classifica dell’illegalità costiera è la Campania, con 2.776 infrazioni accertate dalle Forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, seguita da Sicilia (2.286), Puglia (1.577) e Calabria (1.435). È questo in sintesi il quadro che emerge Mare Monstrum 2009, il dossier di Legambiente presentato questa mattina a Roma, nel corso di una conferenza stampa indetta per salutare la partenza della ventiquattresima Goletta Verde, erano presenti Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente e Giorgio Zampetti, coordinatore scientifico di Legambiente.
«FONDAMENTALI LE DEMOLIZIONI» - «Abbattere diviene la parola d’ordine per vincere la guerra contro il cemento abusivo che devasta le nostre coste e che nelle regioni del sud è diventato, negli ultimi decenni, una vera e propria piaga – ha dichiarato Sebastiano Venneri, vicepresidente e responsabile mare di Legambiente –. Scalfire questa situazione, spesso incentivata proprio dalle amministrazioni comunali compiacenti, in un quadro caratterizzato da assenza di regole, dominio della criminalità organizzata, condoni e sanatorie nazionali diviene difficile senza un vero e proprio scatto di reni degli amministratori locali, a cominciare da quei sindaci che dovrebbero trovare la determinazione e il coraggio per dare il via alle demolizioni. Eliminare concretamente gli ecomostri è infatti l’unico modo per disincentivare nuove illegalità ed è per questo che Legambiente ha deciso di scrivere ad alcuni sindaci, chiedendo ragione della mancate demolizioni».
I 5 ECOMOSTRI PEGGIORI - Legambiente ha stilato una Top Five degli ecomostri di cui chiede l’abbattimento in via preferenziale: l’hotel di Alimuri a Vico Equense (Na), le palazzine di Lido Rossello a Realmonte (Ag), Palafitta a Falerna (Cz), il villaggio abusivo di Torre Mileto (Fg) e la “collina del disonore” a Pizzo Sella alle porte di Palermo, un centinaio di ville abusive costruite dalla mafia negli anni ’70. Ma la cementificazione della costa si concretizza anche in moltissimi altri modi: ci sono gli accessi negati dagli stabilimenti balneari, che appena comincia la bella stagione “blindano” i lidi e non consentono di arrivare al mare senza l’acquisto del biglietto d’ingresso. E c’è poi l’assalto ai nuovi porti, il nuovo escamotage per urbanizzare la costa, derogando e aggirando i piani urbanistici. Un business da milioni di euro che ruota intorno alla costruzione di una miriade di posti barca inutili e ingiustificati con relative strade, bar, negozi, parcheggi e centri commerciali. (Corriere della Sera)
venerdì 26 giugno 2009
Inaugurazione Mediflorfestival
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Scala interviene su Sudd
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Faito, il sindaco "dirige" i lavori abusivi
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Dopo le denunce del WWF scatta il sequestro preventivo del Noe dei manufatti realizzati in presenza di Cinque
Vico Equense - Il sindaco in prima fila, a dirigere i lavori nel cantiere abusivo. Parrebbe essere questa l’incredibile vicenda che si è consumata a Vico Equense, sul Monte Faito, sito di interesse comunitario e parco regionale dei Monti Lattari. Ieri, giovedì, dopo le denunce del Wwf, il sequestro preventivo, da parte del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri e della polizia di Sorrento. Hanno sigillato 1000 metri quadrati ed hanno nominato custode giudiziario proprio il primo cittadino vicano, Gennaro Cinque. Una brutta tegola per l’amministrazione di centro destra, per di più alla vigilia della manifestazione Oceanoverdefaito, propagandata come una iniziativa «per riportare all’attenzione del pubblico internazionale l’antico splendore di un patrimonio naturalistico inspiegabilmente abbandonato». Carabinieri e polizia hanno riscontrato nel cantiere l’assenza delle autorizzazioni indispensabili a svolgere i lavori. Pare non ci fosse nessuna carta, neppure un foglietto A4, che desse semaforo verde, né da parte della Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici, né da parte del presidente dell’Ente Parco, Anna Savarese. Nonostante ciò, hanno rilevato le forze dell’ordine, i volontari dell’associazione del Faito, sotto lo sguardo del sindaco che non ha abbandonato la zona per un istante, negli ultimi giorni, hanno effettuato sbancamenti, movimentato terreno, alzato staccionate di legno. Gli inquirenti si riservano anche di verificare se sia giustificata la potatura radicale di almeno 200 castagni secolari, effettuata qualche tempo fa sulla base di una perizia di un agronomo, secondo cui si sarebbe trattato di piante ammalate. I lavori sono stati realizzati attingendo ad un finanziamento di 21.000 euro che era stato concesso tempo addietro dalla Provincia, all’epoca guidata da Dino Di Palma. «Fanno parte di un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la socializzazione del monte», aveva detto solo pochi giorni fa Cinque, rispondendo alle accuse e alle denunce degli ambientalisti. I quali, ora, esprimono soddisfazione almeno pari al rammarico. «Che fossero interventi abusivi e incompatibili con la tutela dell’area», nota Claudio d’Esposito, del Wwf, «lo avevamo denunciato da almeno dieci giorni. Spiace ci sia voluto tanto tempo per intervenire. Spero almeno che il sequestro impedisca nuove opere abusive in un’area che dovrebbe essere ipertutelata». Dopo il Wwf, venerdì scorso, il caso Faito aveva suscitato anche l’intervento del consigliere regionale Antonio Scala, autore di una interrogazione, e di Tommaso Sodano, l’ex presidente della Commissione Ambiente al Senato, ora consigliere provinciale per Rifondazione. «Adesso», dice quest’ultimo, «la Procura accerti eventuali responsabilità penali, da parte del sindaco». Cinque, che tre anni fa aveva impostato tutta la sua campagna elettorale sulla retorica del fare, incassa il colpo e spegne il cellulare. Chi lo conosce scommette che passerà al contrattacco e ricorrerà contro il provvedimento di sequestro. «Nella bufera», commentano a Vico, «dà il meglio di sé». Gli è già capitato, raccontano, quando è stato ascoltato dal pm Magariello, della Procura di Torre Annunziata, nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione del parcheggio interrato di piazza Kennedy, nel centro di Vico. (Fabrizio Geremicca il Corriere del Mezzogiorno)
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