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Giuseppe Aiello e Marco Attanasio |
Napoli - Sono passati tre anni dall’ultima volta, ma questa mattina il Molo Beverello si è risvegliato con le vele spiegate della nave più ammirata al mondo. L’Amerigo Vespucci, storico veliero e Nave Scuola della Marina Militare, è tornato a Napoli per la tredicesima tappa del Tour Mediterraneo Vespucci, nell’ambito di un viaggio internazionale che per venti mesi ha portato l’Italia in 30 Paesi, intrecciando cultura, tecnologia e diplomazia del mare. “Un’emozione che difficilmente riuscirò a dimenticare – il commento del Sindaco di Vico Equense Giuseppe Aiello - Salire a bordo dell’Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo, è stato come abbracciare la storia, la tradizione e l’anima della nostra Marina Militare. Ma oggi, tra le vele maestose e i ponti intrisi di memoria, ho sentito battere un cuore familiare, che parla la lingua della nostra terra: quello del comandante Marco Attanasio.” Costruita nei cantieri navali di Castellammare di Stabia e varata nel 1931, la Vespucci è la più anziana tra le navi operative della Marina. Da quasi un secolo rappresenta un simbolo di eccellenza nella formazione dei cadetti e un’icona del patrimonio navale italiano. Entrata ufficialmente in servizio il 6 giugno 1931, da allora ha solcato gli oceani di tutto il mondo, portando con sé la bandiera italiana e le storie di generazioni di marinai. Per Napoli, il suo arrivo è molto più che una tappa logistica: è un momento di celebrazione dell’identità marinara e un’occasione speciale per avvicinare il grande pubblico alla vita a bordo di una nave d’epoca. Sulla Vespucci anche un pezzo di Vico Equense, con il direttore di macchina Marco Attanasio. “Un figlio di Vico Equense che porta con sé il coraggio, la dedizione e la passione di un popolo che ha il mare nel sangue – aggiunge Aiello -. Giovane, sì, ma con una forza e una competenza che parlano di lunghi viaggi, di onde affrontate, di rotte tracciate con determinazione. Essere lì, accanto a lui, è stato come portare un pezzo della nostra Vico sul ponte della Vespucci. Un pezzo autentico, vero, che profuma di casa e di orgoglio” conclude il primo cittadino.
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