domenica 18 maggio 2025

Sanità. Sagristani “Zona disagiata per incentivare il personale a scegliere la Penisola”

Sant'Agnello - “La sanità in penisola sorrentina rischia di andare peggio finché non si realizzerà l'ospedale unico.” A dirlo è Piegiorgio Sagristani, ex sindaco di Sant’Agnello al settimanale Agorà. “Se non c’è un ospedale performante, i giovani medici, che vogliono imparare e fare carriera, non verranno mai. È un nodo funzionale e strutturale, non più rimandabile. Ad oggi, però, intravedo difficoltà: il 25 giugno scade la conferenza di servizio decisoria, ma il Comune di Sant'Agnello ha ribadito la propria contrarietà al progetto. In questo cima, è difficile pensare che la Regione possa decidere di investire 100 milioni di euro in un'opera che non gode del sostegno del territorio che deve ospitare il nosocomio e con un'Amministrazione che paventa ulteriori ricorsi. E non conta se alla guida della Regione ci sia De Luca o un altro: si tratta di fondi che, se non utilizzati, rischiano di essere destinati ad altri territori. E le responsabilità politiche e morali per aver perso questa occasione saranno addebitate all'attuale amministrazione comunale” aggiunge Sagristani. Nell’intervista gli viene chiesto perché non migliorare semplicemente gli ospedali di Vico e Sorrento. “Se fosse stato possibile, l'avrebbero già fatto – afferma Sagristani -. Non è compatibile con la normativa nazionale una sanità territoriale divisa in due tronconi. II Piano Sanitario Nazionale prevede che tutte le specialità e la diagnostica siano presenti in un'unica struttura.” L’eventuale realizzazione dell’ospedale unico pone una domanda fondamentale: gli ospedali di Vico Equense e Sorrento, in attesa del polo unico, cosa faranno? La proposta dell’ex sindaco di Sant’Agnello è quella di ottenere il riconoscimento della penisola sorrentina come zona disagiata, come già avviene per le isole. “Questo permetterebbe di riconoscere incentivi economici al personale sanitario, rendendo la zona più attrattiva per i medici.

 

Ma attenzione: questa richiesta deve arrivare da tutti i Comuni della penisola insieme, ed ecco che torna il concetto di logica comprensoriale e di Unione dei Comuni. dell'Italia” conclude Sagristani. Nel marzo 2024 il consiglio comunale di Vico Equense approvò all’unanimità una mozione presentata dai consiglieri di minoranza, per il riconoscimento del territorio di Vico Equense come "area disagiata". Un percorso non semplice, ma il consiglio comunale raccolse la sfida per conquistare il nostro sacrosanto diritto alla salute e approvò l’istanza presentata dai consiglieri Giuseppe Ferraro e Antonio Breglia all’unanimità. La delibera approvata dal consiglio comunale impegnava il sindaco e la giunta di dare incarico agli uffici preposti, anche avvalendosi di consulenti esterni di verificare i presupposti idonei alla dichiarazione di zona disagiata per il territorio di Vico Equense. Di dare mandato all’ufficio patrimonio di accertare, sulla base dei titoli di proprietà la titolarità del presidio ospedaliero De Luca e Rossano.

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