LA PROPOSTA
di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino
Sorrento - Una proposta di legge per fronteggiare l'overtourism e dare risposte concrete ai cittadini delle città costiere, cosiddette «a fisarmonica», perché arrivano anche a decuplicare i propri residenti nei momenti di alta stagione ma che, per le leggi attualmente in vigore, non hanno a disposizione norme in grado di affrontare adeguatamente questa condizione. Sorrento è tra i promotori della proposta oggi all'esame del Parlamento, iniziativa condivisa con le altre città del G20 spiagge, il network nazionale che nei giorni scorsi ha saputo affrontare in modo trasversale e condiviso un provvedimento decisivo per il futuro dei centri costieri. Il periodo che si apre ora, per tutti gli amministratori e per gli stakeholder dell'industria turistica, sarà utilizzato per perfezionare una proposta a cui i sindaci hanno contribuito fortemente. Una legge, fatto ancora raro nel Paese, nata dal basso, perché sono proprio i residenti delle città che richiamano milioni di ospiti a subire gli effetti dell'overtourism. Località dove i servizi sono pensati e tarati per comunità di poche migliaia di persone che, però, in alcuni momenti dell'anno, devono essere in grado di soddisfare le esigenze di una popolazione che arriva addirittura a decuplicarsi.
Pensiamo, ad esempio, alla gestione dei rifiuti. Ma lo stesso discorso vale per i trasporti, per la sicurezza urbana, la viabilità e molto altro. Senza dimenticare le inevitabili ricadute sulla disponibilità di alloggi per le famiglie, in particolare per le giovani coppie. Un aspetto, questo, sul quale pesa come un macigno il boom dell'extralberghiero. Un dato su tutti per rendere l'idea: dal 2022 al 2024 le strutture del settore in penisola sorrentina fino a Positano sono passate da 2400 a 4200. E ad oggi mancano norme che possano porre un argine al proliferare di queste attività, mentre se a muoversi sono le amministrazioni i provvedimenti vengono puntualmente annullati dai Tar e dal Consiglio di Stato. Una giungla, insomma. Per questo si spera che la nuova norma riesca a mettere un punto fermo. «Dopo tante attese questo momento è arrivato» il commento del presidente del consiglio comunale di Sorrento, Luigi Di Prisco, nominato vice coordinatore nazionale del G20 Spiagge e presente ad Alghero insieme al consigliere Massimo Staiano, in rappresentanza di Sorrento, che con tre milioni di presenze annue è l'unica località campana nel network che vale 50 milioni di pernottamenti. «Se l'iter sarà completato, avremo finalmente uno strumento fondamentale per rispondere alle giuste rivendicazioni dei nostri residenti, che arrivano al punto di sentirsi ospiti in casa propria - puntualizza Di Prisco -. Un grande passo in avanti, che permetterà di poter immaginare un futuro di servizi adeguati a migliorare la qualità della vita dei cittadini». La legge sulle comunità marine darà maggiori possibilità ai consigli comunali nella pianificazione dei bilanci, liberando risorse a favore degli abitanti. Nuove regole che dovrebbero consentire anche di usare i proventi dell'imposta di soggiorno nella forma più opportuna per i residenti, che oggi sono molto penalizzati del vincolo di destinazione. «Va perseguito un equilibrio reale e misurabile tra accoglienza turistica e qualità della vita per i residenti - chiarisce Di Prisco -. Se questo equilibrio si spezza, rischiamo di perdere la nostra autenticità, svuotando i centri abitati, trasformandoci in una cartolina senz'anima».
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