Vico Equense - A un mese dalla tragedia, sale a 25 il numero degli indagati dell'inchiesta sul disastro della funivia del Faito del 17 aprile scorso, quando la cabina diretta verso la cima crollò provocando quattro vittime e un ferito tuttora in gravi condizioni. Con l'impianto sotto sequestro e una data di riapertura che è ancora difficile da ipotizzare, dalle istituzioni del territorio e dalla Regione Campania è arrivata la sollecitazione a implementare subito delle alternative. Così, dal 28 aprile 2025 è stato attivato, in via sperimentale, un servizio di collegamento bus diretto, senza fermate intermedie, dalla stazione della Circumvesuviana di Vico Equense per il Faito, che va ad aggiungersi a quello già previsto con 3 corse al giorno di andata e ritorno. “Le corse, 14 in salita da Vico e 15 in discesa dalla montagna, non effettuano fermate intermedie e sono quasi sempre vuote” afferma il consigliere e commissario cittadino di Forza Italia Vincenzo Cioffi, che sull’argomento si è confrontato con la maggioranza consiliare. Unanime la risposta. “Il sindaco Giuseppe Aiello ha già chiesto un incontro all’Eav - aggiunge Cioffi -. L’obiettivo è quello di ottenere meno corse, ma con fermate lungo il percorso, almeno nelle borgate principali come Pietrapiana, Bonea, Sant’Andrea, Massaquano e Moiano -. In questo modo si darebbe una risposta concreta alla parte alta della Città, vista l’insufficienza di bus. Con l’estate alle porte e l’aumento esponenziale di turisti nelle strutture ricettive sarebbe una risposta positiva. Mi auguro che l’azienda di trasporto pubblico su gomma prenda in considerazione la nostra richiesta” conclude il commissario cittadino di Forza Italia.
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