mercoledì 14 maggio 2025

De Luca alla dottoressa: "Venga a dare conforto al presidente..."

Ospedale di Boscotrecase, l'invito alla donna in sala ad andare "a lavorare in Regione". Pronto soccorso chiuso: "Portiamo qui i reparti da Castellammare"

di Alessio Gemma - La Repubblica Napoli 

Boscotrecase - Hanno magliette rosse con la scritta "mamme vulcaniche". Sono 6-7 in tutto, armate solo di cartelli: "Pronto soccorso subito o nessun voto". Aspettano il presidente della Regione Vincenzo De Luca in visita qui all'ospedale di Boscotrecase per inaugurare 20 posti letto di terapia sub-intensiva. Le mamme vesuviane vogliono ricordargli che almeno sei Comuni dell'area, in caso di emergenza, fanno riferimento a un solo pronto soccorso aperto: Castellammare di Stabia. "De Luca vatti a fare un giro nel pronto soccorso di Castellammare: il girone dell'inferno", recita uno dei cartelli. Ore 10,10, il presidente arriva a Boscotrecase ma evita l'ingresso principale. Per schivare la protesta? Visita la nuova sub-intensiva al quarto piano e dà un'occhiata al piano terra ai lavori del pronto soccorso. « Sarà di 1100 metri quadrati, bellissimo». Ma una data per l'apertura non la annuncia. Ci pensa il direttore dell'Asl Napoli 3, Giuseppe Russo, a chiarire il motivo: «Abbiamo l'ennesimo bando per medici di emergenza, scade tra pochi giorni, non ho una sola adesione. È un problema nazionale. Sarebbe inopportuno e pericoloso aprire il pronto soccorso tanto per aprirlo, rischiamo di fare i morti». E quindi? De Luca propone quello che si fa quando la coperta è corta: « Si deve ragionare in modo unitario tra Castellammare e Boscotrecase: alcuni reparti devono essere portati qui, si arriva in due minuti dall'autostrada.

 

Raggiungere Castellammare invece è complicato, Torre del Greco non ne parliamo, bisogna partire la sera prima». Poi accenna a una «piattaforma per l'elisoccorso, per casi di urgenza, dalla Costiera e altre parti disagiate » . E ironia permettendo, si affida al panorama di Boscotrecase: «Tanto qui i malati guariscono a prescindere, vi suggerisco una terapia: mettete una fila di sedie sui balconi. Avete un solo limite: vi siete dimenticati di riservare due stanze al presidente ». E ne approfitta per lanciare i soliti strali sulle Regionali: «Se arriva qualche pinguino, ci mette mesi prima di capire dove mettere le mani. Non dovranno neanche immaginare che la Regione possa diventare merce di scambio per la politica politicante. Se lo tolgano dalla testa, mi devono sparare in fronte. Fanno finta di non capire, io non è che devo fare carriera...». E per incidere sull'avvertimento al centrosinistra, punta il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo: «Ti devi mettere a dieta. Adesso hai solo il problema della dieta, ma se viene la politica politicante con chi parli più per fare le strade, l'ambiente? ». Il copione di giornata prevede un ultimo siparietto. De Luca adocchia una dottoressa in seconda fila: « Le suggerirei di venire a lavorare a Palazzo Santa Lucia, a dare un po' di conforto al presidente. Da me arrivano solo disoccupati organizzati, sfrantummati » . E il direttore Russo non si trattiene: «Guardate di fronte a voi, vi accontento » . Indicando un'altra donna, in piedi. «Scherziamo - conclude De Luca - per mezza battuta non è che si dice quello è maschilista » . Per poi ammettere sorridendo: «Sono un po' maschilista» . Va via, le mamme vulcaniche sono rimaste fuori ma non lo incrociano. Una di loro non si rassegna: «L'importante è partecipare».

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