Penisola Sorrentina - Asl Napoli 3 sud, l'azienda sanitaria non attraversa un periodo facile. Tutt'altro. La drastica carenza di personale medico e infermieristico, in tutti i presidi ospedalieri della Napoli 3 Sud,da quelli dell'hinterland vesuviano fino a quelli della costiera sorrentina, e l'assenza al momento di spiragli più rosei costituiscono un problema grosso e di difficile soluzione. Il progetto per il nuovo piano della rete ospedaliera della Sanità campana prevede molti tagli di fondi per rientrare nel tetto di spesa sforato nel corso degli anni passati. Per ora la conseguenza è una sola: non ci sono fondi a sufficienza per incrementare il personale nelle strutture ospedaliere. Non ci sono fondi e intanto gli ospedali scoppiano. Il periodo estivo è sempre un durissimo banco di prova, in particolare per gli ospedali della penisola sorrentina. Al bacino di utenza di circa 600mila abitanti, nei mesi estivi si va ad aggiungere quello turistico: circa un milione e mezzo le presenze in più registrate ogni anno. E gli ospedali come se la caveranno? «L'attenzione verso queste strutture sarà altissima - dice il commissario unico dell'Azienda sanitaria, Ernesto Esposito - il periodo estivo vede fortemente impegnati gli operatori dei presidi della costiera. Il punto di forza deve necessariamente essere il pronto soccorso - prosegue Esposito - è lì che si concentrerà il personale». Il problema è proprio il personale mai ripristinato . Le unità rimaste devono dunque fronteggiare un bacino di utenza tre, quattro volte superiore con turn over massacranti. Tra l'altro è scaduta la proroga degli incarichi a tempo determinato degli specialisti ambulatoriali, il cui apporto risulta di assoluta rilevanza per il mantenimento e l'erogazione dei livelli minimi assistenziali. E va precisato che tali risorse sono state determinate dall'impossibilità di ricorrere ad assunzioni. Questo significa altro personale in meno in presidi e reparti come il Pronto soccorso, la Radiologia e la Rianimazione soprattutto in ospedali che nel periodo estivo vedono notevolmente incrementare il carico di lavoro. «Il carico di lavoro aumenta - ammette Esposito - ma si potenziano i turni, e le strutture territoriali dei Saut. In base alle risorse disporremo i servizi». (pa.pn. il Mattino)
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