Regione Campania - La senatrice del Pd Anna Maria Carloni, dopo aver letto sulla stampa campana i dati del rapporto presentato ieri dalle associazioni Antigone e La Mansarda e dal consigliere regionale Petrone, ha presentato questa mattina un’interrogazione urgente al Ministro della Giustizia Alfano e al Governo per “sapere quali provvedimenti intenda adottare il Ministro in Campania per fronteggiare l’emergenza sovraffollamento delle carceri e garantire il diritto alla dignità e alla salute dei detenuti”. In particolare la senatrice Carloni sottolinea “la gravità del dato del sovraffollamento con oltre 8 mila detenuti rinchiusi a fronte di una capienza regolamentare stimata in poco più di 5.500 posti”, rilancia l’allarme sulla casa circondariale di Poggioreale, dove in una cella ci sono anche 14 detenuti e le ore d'aria si riducono solo a due. Il problema del sovraffollamento – spiega la senatrice Carloni - è però strettamente collegato al problema assistenza sociale e medica. Come è noto, nel 2008, la competenza in materia con la riforma della sanità penitenziaria e' passata dal Ministero della Giustizia alle Regioni, ma nessuna determinazione e' stata adottata finora dal Governo per il trasferimento alle Regioni a statuto ordinario delle risorse del Fondo sanitario nazionale afferenti alla medicina penitenziaria per il 2009 e il 2010. Anche da questo deriva la difficoltà delle Asl ad assicurare la giusta assistenza medico-sanitaria ai detenuti”. “E’ una condizione inaccettabile - dichiara la senatrice del Pd – che calpesta l’art. 72 della Costituzione e l’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti Umani. Dov’è finito il Piano carceri del Governo? E poi, è possibile che nella nostra Regione, il Piano si traduca soltanto con l’ampliamento del carcere di Poggioreale con un aumento di 220 unità nel padiglione Firenze che ha già 1300 persone in più rispetto alla capienza? Non basta la risposta emergenziale, è finito il tempo degli annunci. Occorrono – conclude Carloni – interventi strutturali, occorre promuovere il ricorso alle misure alternative alla detenzione, potenziare il ricorso alle figure sociali, attuare la riforma della sanità penitenziaria per garantire il diritto alla dignità. Anche per questo ho presentato l’interrogazione al Ministro della Giustizia, ho firmato nei giorni scorsi insieme al collega del Pdl Compagna una proposta di legge sull’indulto e l’amnistia” e, in particolare, sosterrò la proposta del Pd del “Patto per il reinserimento e la sicurezza sociale” con la quale un detenuto, che abbia espiato la metà della pena, ha l’opportunità di presa in carico dai servizi sociali.
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