martedì 13 luglio 2010

La banda del torchio…

Regione Campania - Nicola Cosentino si deve dimettere. Mara Carfagna, in una intervista a Repubblica, chiede al sottosegretario all'Economia nonché coordinatore del Pdl in Campania "un passo indietro". Il ministro per le Pari opportunità spiega così la sua richiesta: "Io sono una garantista, ma lo deve fare per opportunità politica" perché "ha tradito gli ideali dei dirigenti e dei militanti del Pdl". Quanto alle voci di un dossier per screditare Stefano Caldoro, neogovernatore campano, Carfagna dice: "Giravano delle voci su un dossier sulla vita di Caldoro presentato ai vertici del partito e poi uscito su Internet, ma pensavamo venissero dall'opposta parte politica". Cosentino non ci pensa proprio a dimettersi, armato di paziente sopportazione dice: «Ancora una volta apprendo dalle agenzie di stampa di essere sotto inchiesta da parte di qualche Procura per aver commesso qualcosa. Questa volta mi pare si tratti di una sorta di “banda del torchio”, dal sapore davvero surreale». Il riferimento è al famoso film con Totò e Peppino, ed è l´ultimo tentativo in ordine di tempo di far passare la vicenda del dossier su Caldoro come l´improbabile impresa di una banda di scapestrati millantatori. «Mi chiedo – aggiungeva Cosentino – quando e se si finirà di usare la magistratura per altri fini. In ogni caso, anche questa volta, le impronte digitali sono le stesse». Durissimi i commenti dell’opposizione: «Cosentino — ha dichiarato Enzo Amendola, segretario regionale del Pd Campania — si deve dimettere immediatamente da sottosegretario con la delega importantissima al Cipe: non è possibile amministrare denaro pubblico quando potresti far parte di una lobby economico – affaristica». Il capogruppo regionale del Pdl, Fulvio Martusciello, invece, esprime solidarietà al suo leader regionale: «Più che di P3, mi pare una 3P: pochi pentiti politicizzati».

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