sabato 10 luglio 2010

The Manhattan Transfer, l’intervista

Vico Equense - Janis Siegel, Cheryl Bentyne, Tim Hauser (foto), Alan Paul a Vico Equense per l’apertura della decima edizione Vico Jazz Festival. I quattro artisti, che compongono lo storico gruppo The Manhattan Transfer, affermano di amare questo territorio e di essere felici di essere tornati. Conoscevate già Vico Equense? Siamo stati in costiera amalfitana, a Ischia, a Napoli ma è la prima volta che abbiamo il piacere di trascorrere qualche giorno in penisola sorrentina. E’ un luogo incantevole, basta respirare un po’ di quest’aria di mare per sentirsi rinati. E poi, non vediamo l’ora di assaggiare la cucina napoletana, andiamo matti per la pasta. Venite definiti come il gruppo vocale più famoso nella storia della musica. Qual è il segreto di un tale successo? Lavorare tanto e non fermarsi mai. Siete maestri del “vocalese”, tecnica introdotta da Jon Hendricks. Che consiglio vorreste dare a chi desidera diventare esperto in questa tecnica? Bisogna ascoltare molto. Un difetto che accomuna molti artisti è la fretta di voler cantare. Prima di cantare è necessario ascoltare, capire la musica. Molte scuole insegnano tecniche per l’intonazione, la respirazione… Ma è sbagliato partire da qui, è necessario ascoltare la musica e poi tirar fuori le emozioni che questa ha trasmesso e che sono state interiorizzate. Cosa è cambiato nel vostro modo di fare musica dall’inizio della vostra carriera ad oggi? I principi cui ci siamo ispirati originariamente sono rimasti gli stessi. La differenza è all’inizio eravamo fedeli a degli standard, adesso siamo un po’ più pazzi. (ridono) Qual è il concerto che ricordate con maggiore gioia? E’ difficile dirlo. Abbiamo suonato durante importanti manifestazioni musicali internazionali, ma anche per il Papa, alla Casa Bianca… Però dobbiamo ammettere che uno dei concerti che ci ha emozionato maggiormente è stato realizzato in questo territorio, a Positano. C’era un’atmosfera unica. Siamo convinti che anche stasera a Vico Equense sarà un concerto indimenticabile. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa sera mentre io pagherò l'esoso biglietto di 30 euri, decine di politicanti, amici, mogli, amanti e in generale gente incompetente di jazz che vive sulle spalle del Municipio entrerà gratis, e mi rovinerà il concerto.
Vergognatevi!

Anonimo ha detto...

...io 30€ li spenderei volentieri se non fosse in un cortile di un palazzo DEFINITO PERICOLOSO (!!) al punto di fare scappare le scolaresche...chissà dove!!
Location bella...ma del resto è l'unico posto dove fare queste manifestazioni...ma una piazza nuova disegnata per tali eventi..non si potrebbe realizzare..avanti al nuovo comune?
Divertiti, i 30€ per quel gruppo valgono.Quelli manco la capiscono la musica!Divertiti..in nome dei poveri..onesti.

Anonimo ha detto...

Vabbè sarete in pochi ad aver potuto acquistare il biglietto.
Con poco più della metà andrò a mangiare la pizza insieme alla mia fidanzata, certo non farò parte del "jazz" set vicano. Poco male.

Anonimo ha detto...

Un tipico, schifoso, costume italico che ha vico equense è alla sua massima potenza: amichi, amichetti, piaceri e fetenzie varie...
Gli assessori devono pagare!!!

Anonimo ha detto...

Se questo è il prezzo da pagare per avere a vico un pezzo di storia della musica... embè vuol dire che sopporteremo anche i politicanti da strapazzo che rumoreggeranno e si alzeranno a concerto in corso.

Meglio questo che il cantantello sanremese passato da piano qualche settimana fa

Anonimo ha detto...

gran parte dei politici vicani è al Capo la gala qst sera.
il tuo concerto è salvo!!!!!

e poi 30 euro x i manhattan transfer nn è caro!!!!

Anonimo ha detto...

MA alla fine come è andata chi ci è stato ci "pettegolezzi" qualcosa...

Anonimo ha detto...

concerto fantastico come c'era da aspettarsi e chiostro quasi pieno a dispetto dei criticoni. 30€ non è certo poco (che poi la gradinata costava 25 e per ascoltare musica non c'è mica bisogno di sfilare in prima fila!) ma a chi dice "con la metà mi mangio la pizza con la mia fidanzata" rispondo semplicemente... de gustibus

Anonimo ha detto...

E no ciccio, non si tratta solo "de gustibus", si tratta soprattutto di disponibilità economica e 60€ per due biglietti si potevano acquistare una volta.

Come si dice: tiemp bell 'e na vota...

Comunque mi fa piacere per il pienone e mi fa piacere che ti siano piaciuti. Il gruppo era comunque una garanzia di alta qualità.
Ciao

Anonimo ha detto...

Se il sindaco entra gratis io d'ora in poi vorrò entrare aggratis.
E d'ora in poi farò casino all'ingresso...

Anonimo ha detto...

.....perchè sindaco e assessori precepiscono uno stipendio non fanno i politici gratis.....

Anonimo ha detto...

Abbasso i politicanti che si atteggiano e vanno al teatro e ai concerti gratis con le mogli ancora più incompententi...!

Anonimo ha detto...

I biglietti a 30 euri per i Manhattan Transfer è una miseria...in america il biglietto per un concerto a teatro arriva a 150 dollari e inoltre al chiostro ci sono state persone che "dato il prezzo del biglietto e il livello del gruppo" si sono spostate dalla sicilia e dal lazio senza preoccuparsi del cortile pericoloso(RIDICOLI!!!)...inoltre i gruppi cosi importanti se metti un prezzo troppo basso non suonano!!!
La qualità si paga non solo al ristorante!!!!