domenica 11 luglio 2010

Nuovi numeri civici, scoppia il caos

Piano di Sorrento - Primo mese di caos per i cittadini alle prese con il cambio della numerazione dei civici disposto dall’ente comunale. Dal 18 giugno scorso operatori specializzati incaricati dall’ufficio territoriale ed armati di sofisticati mezzi, nella fattispecie un gessetto di colore rosso, stanno deturpando proprietà, archi di antica fattura, pareti di storici edifici, portoni di legno pregiato, ornamenti in pietra lavica vesuviana ed altro scarabocchiando ed attribuendo a mano la nuova numerazione disposta dagli uffici comunali. Porte ed accessi dall’area di circolazione all’interno dei fabbricati sono pertanto ora provvisti di un doppio, in alcuni casi di un triplo, numero civico. E’ praticamente scoppiato il caos. A farne le spese sono migliaia di cittadini che non si vedono più recapitare la posta, comprese le bollette per i pagamenti dell’enel, telefono ed acqua, senza contare le comunicazioni dall’agenzia delle entrate e dall’inps che da circa un mese svolazzano per l’intero paese senza raggiungere l’effettiva destinazione. Un tempo c’era un solo numero civico, in alcuni casi nessuno, poi due, ora in molte strade i numeri civici sono diventati addirittura tre. Se da un lato il Comune dà i numeri, dall’altro c’è la disperazione dei postini in preda ad un caos quotidiano che non sanno più a chi recapitare la posta. Se una volta tra vicini di casa ci si scambiava lo zucchero ed il caffè ora il baratto è costituito da raccomandate, richieste di pagamenti, addirittura inviti di matrimonio. L’impressione è quella della confusione più o meno generalizzata. In via Bagnulo, una delle strade più colpite dal provvedimento, i cittadini non ricevono la propria posta da tre settimane. Il più è lasciato al fai da te in particolare nelle traverse e vicoletti che contraddistinguono il centro storico. Oltre al danno la beffa perché anche i postini sono cambiati, quelli vecchi almeno in mancanza del civico esatto sapevano a chi recapitare la posta. Ora i nuovi si portano appresso le raccomandate per giorni senza sapere a chi consegnarle, salvo che in molti casi il destinatario diventa un omonimo che quella raccomandata non l’aspettava per nulla. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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