domenica 14 novembre 2010

Camera ad personam…

Il Cavaliere è certo che il suo Governo otterrà la fiducia, in caso contrario rilancia un'ipotesi paventata inizialmente dal coordinatore Pdl Ignazio La Russa: "Se così non fosse, credo che dovremo andare di nuovo a votare, ma solo per la Camera". Una specie di voto dimezzato che Marco Bracconi sul blog di Repubblica commenta così: “ Al di là dell’evidente sgarbo al Quirinale, che è l’unico ad avere la prerogativa di sciogliere il Parlamento, il Cavaliere non fa altro che muoversi nel solco che il suo aratro ha ampiamente tracciato. Dopo le leggi ad personam, è dunque il momento delle elezioni ad personam. Che si facciano pure, ma solo dove lui parte – ed è comunque tutto da vedere – in vantaggio.” Poi se la prende anche con la Rai: “E’ indegno avere una tv pubblica di questo tipo”, e dice che il suo gradimento è a 70%: “Non leggete i giornali, dicono il falso”. E poi, senza nominarlo, critica Fini: ”Ci sono dei professionisti della politica che possono aspirare a diventare presidente del Consiglio, o della Repubblica, solo grazie a compromessi di palazzo, ma questa non è democrazia è solo partitocrazia”.

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