martedì 16 novembre 2010

In viaggio tra la monnezza

Monnezza, si litiga. Luigi Cesaro, presidente della provincia, ha annunciato un ricorso al Tar contro l’ordinanza varata dal sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, anche lui del Pdl, che ha chiuso la discarica di cava Sari, dopo il risultato delle analisi sulla falda acquifera del sito vesuviano. La Iervolino litiga con il presidente della Regione Stefano Caldoro invitandolo a emanare un nuovo provvedimento di deroga alla legge per concedere alla città di Napoli di poter sversare nelle discariche delle altre province campane. Si occupa della nostra monnezza, sotto il profilo culturale, anche Giuliano da Empoli, assessore alla Cultura del Comune di Firenze. «Con i fondi della Regione Campania, Bonito Oliva ha prodotto più spazzatura di Napoli». In tutto questo caos, un’altra tegola sta per abbattersi sulla testa dei napoletani. Il Comune, infatti, non ha saldato un debito di 10 milioni con Enerambiente e la società non ha i soldi per pagare gli stipendi. Conclusione: i netturbini sono pronti a fermarsi. Mentre tutta questa gente litiga sul da farsi, i cumuli crescono di 50 tonnellate all'ora. Sfumato l’accordo con l’Emilia Romagna, sarà la Spagna a ricevere la pattumiera che sta ricoprendo ogni giorno di più le strade del capoluogo campano. L'accordo raggiunto prevede l'invio via nave di un quantitativo giornaliero non meglio precisato di frazione umida già triturata.

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