giovedì 17 gennaio 2013

Ex Ici, nel 2012 recuperati 260mila €

Lotta agli evasori, esulta l’amministrazione: decisivi i controlli incrociati del catasto 

Vico Equense - Una svolta importante che fa tirare una gran bella boccata d’ossigeno per le casse comunali. Recuperati 265mila euro di Ici evasa dai contribuenti negli ultimi anni. Esulta l’amministrazione comunale di Vico Equense. Notizia «confermata » anche dalla determina dirigenziale del servizio tributi che ha provveduto a liquidare le somme da destinare al personale coinvolto nel progetto varato mesi fa dall’ente del sindaco Gennaro Cinque. Soldi freschi, dunque, per il Comune di Vico Equense che ha potenziato l’attività di contrasto ai «furbetti» della vecchia tassa sugli immobili, andata in soffitta per favorire - a partire dal 2012 - l’entrata in vigore della tanto contestata Imu, voluta fortemente dal governo del premier Mario Monti. Non è un mistero che le amministrazioni comunali, oggi, sono alle prese con le sforbiciate che giungono da Roma quasi ad intervalli regolari e far quadrare il bilancio è diventata una esigenza collettiva, impellente. Un «must» anche per l’amministrazione che ha cercato di consentire al Comune di Vico Equense di avere i conti in ordine e non sforare il patto di stabilità. Gli accertamenti svolti nel corso del 2012 hanno portato a stanare gli evasori, con posizioni irregolari per quel che concerne anche i versamenti arretrati della vecchia tassa sugli immobili. Soltanto alcune settimane fa il Comune di Vico Equense, con l’obiettivo di racimolare ulteriori risorse economiche, decise di varare un vero e proprio «pool» di geometri da affiancare al personale dell’ente. I tecnici, incaricati di incrociare i dati catastali, hanno reso al meglio per proseguire i «furbetti » dell’imposta municipale propria. Insomma, continua la caccia agli evasori. A dicembre i soldi recuperati dall’amministrazione comunale ammontavano ad oltre 114mila euro. Una strategia messa in campo anche per combattere i tagli di finanziamenti del governo centrale. Ma anche una sorta di «rispetto» verso tutti i contribuenti puntuali e in regola con quanto stabilito dal regolamento comunale. La stessa strategia è stata messa in campo anche da altre amministrazioni comunali. Come quella di Sorrento che è riuscita a non sforare il patto di stabilità ma ora si trova in una situazione di emergenza causata dall’Imu. Il gettito della tassa proveniente dalle strutture ricettive presenti sul territorio verrà incamerato direttamente dallo Stato. E per il Comune di Sorrento non c’è verso di poter rientrare. Somma imponente, quella derivante dall’Imu degli alberghi, tant’è che dalla minoranza, il Partito democratico si è messo «a disposizione» per collaborare con la maggioranza pur di trovare una soluzione. (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)

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