Lotta agli evasori, esulta l’amministrazione: decisivi i controlli incrociati del catasto
Vico Equense - Una svolta importante che fa
tirare una gran bella boccata
d’ossigeno per le casse comunali.
Recuperati 265mila euro
di Ici evasa dai contribuenti
negli ultimi anni. Esulta l’amministrazione
comunale di
Vico Equense. Notizia «confermata
» anche dalla determina
dirigenziale del servizio tributi
che ha provveduto a liquidare
le somme da destinare al personale
coinvolto nel progetto
varato mesi fa dall’ente del
sindaco Gennaro Cinque.
Soldi freschi, dunque, per
il Comune di Vico Equense
che ha potenziato l’attività di
contrasto ai «furbetti» della
vecchia tassa sugli immobili,
andata in soffitta per favorire
- a partire dal 2012 - l’entrata
in vigore della tanto contestata
Imu, voluta fortemente dal
governo del premier Mario
Monti.
Non è un mistero che le amministrazioni
comunali, oggi,
sono alle prese con le sforbiciate
che giungono da Roma
quasi ad intervalli regolari e far
quadrare il bilancio è diventata
una esigenza collettiva,
impellente. Un «must» anche
per l’amministrazione che ha
cercato di consentire al Comune
di Vico Equense di avere i
conti in ordine e non sforare il
patto di stabilità.
Gli accertamenti svolti nel
corso del 2012 hanno portato
a stanare gli evasori, con posizioni
irregolari per quel che
concerne anche i versamenti
arretrati della vecchia tassa
sugli immobili.
Soltanto alcune settimane fa
il Comune di Vico Equense,
con l’obiettivo di racimolare
ulteriori risorse economiche,
decise di varare un vero e proprio
«pool» di geometri da affiancare al personale dell’ente.
I tecnici, incaricati di incrociare
i dati catastali, hanno reso al
meglio per proseguire i «furbetti
» dell’imposta municipale
propria.
Insomma, continua la caccia
agli evasori. A dicembre i soldi
recuperati dall’amministrazione
comunale ammontavano ad
oltre 114mila euro. Una strategia
messa in campo anche per combattere i tagli di finanziamenti
del governo centrale. Ma
anche una sorta di «rispetto»
verso tutti i contribuenti puntuali
e in regola con quanto
stabilito dal regolamento comunale.
La stessa strategia è
stata messa in campo anche da
altre amministrazioni comunali.
Come quella di Sorrento che
è riuscita a non sforare il patto
di stabilità ma ora si trova in
una situazione di emergenza
causata dall’Imu. Il gettito
della tassa proveniente dalle
strutture ricettive presenti sul
territorio verrà incamerato
direttamente dallo Stato. E
per il Comune di Sorrento non
c’è verso di poter rientrare.
Somma imponente, quella derivante
dall’Imu degli alberghi,
tant’è che dalla minoranza, il
Partito democratico si è messo
«a disposizione» per collaborare
con la maggioranza pur di
trovare una soluzione. (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)
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