Viterbo, palazzo dei Papi |
di Harry di Prisco
Su di un pittoresco promontorio a 334 metri s.l.m., sulla riva sud del lago di Bolsena, si erge Capodimonte , un incantevole centro turistico dominato dalla cinquecentesca e imponente “Rocca” Farnese a pianta ottagonale. Fa parte del comune anche la meravigliosa isola Bisentina, ora di proprietà privata, con le sue sette chiese che furono edificate dai Frati Minori sul perimetro dell'isola, a imitazione delle sette chiese di Roma. Ciascuna chiesetta sorge rivolta ad uno dei sette paesi rivieraschi del lago, uno dei più puliti d’Europa e totalmente balneabile. Il turismo, che per Capodimonte rappresenta il settore trainante dell’economia, è in costante sviluppo, favorito dall’amenità ambientale e dalle numerose attrattive storiche, come il Museo della Navigazione che custodisce la “Piroga dell’Isola Bisentina” di origine preistorica, la prima imbarcazione monossile (cioè scavata in un tronco d’albero) scoperta nel lago di Bolsena. Un’analoga piroga è ancora nei fondali del lago in attesa di recupero. Dietro il promontorio di Capodimonte sorge la cittadina di Marta con il suo pittoresco Borgo dei Pescatori.
A pochi chilometri si erge la Cannara, nata per la pesca delle anguille, è un’abitazione antica, risalente all’epoca dei romani. Qui scorre il fiume Marta che dirigendosi dal lago di Bolsena verso il mare, passa per la Cannara, che si presenta come una casa-ponte dove un sistema di griglie, anticamente realizzate con le canne (da cui Cannaia o Cannara), veniva usato per catturare le anguille. Oggi è possibile soggiornarvi grazie all’Hotel di Charme con il suo stupendo giardino botanico che si estende per circa 1 ha realizzato da Mirella, moglie del proprietario. Il monumento simbolo di Marta è la Torre dell’Orologio dove da poco si è concluso l’evento “Marta tra le Stelle”, che ha consentito l’osservazione della volta celeste tramite gli strumenti dei soci del Gruppo Astrofili Galileo Galilei in collaborazione con la Rete di Impresa Visit Marta. Dalle stelle di Marta a quelle sopra Viterbo che è possibile ammirare durante un bagno notturno nei famosi centri termali con annesso hotel. L’epicentro delle sorgenti e dei fanghi naturali si trova nella fonte del Bullicame, descritta da Dante nel Canto XIV dell'Inferno. Viterbo è definita da secoli la città dei Papi, in ricordo del periodo in cui la sede papale fu spostata in questa città che ancora porta i segni di quel fasto. Dopo il tuffo nelle acque ritempranti, è possibile tuffarsi in 2000 anni di storia, tra cunicoli e viuzze che si snodano buie nelle viscere della città di Viterbo. La porta d’ingresso alla città sotterranea si apre a Piazza della Morte, nel quartiere medievale di San Pellegrino, luogo abitato già nel periodo etrusco. Anche se al momento è possibile percorrere solo poche centinaia di metri, i lavori continuano senza interruzione, al fine di arricchire questo tesoro di Viterbo, invisibile ma pieno di fascino. Il principale monumento di Viterbo è il Palazzo dei Papi, sul Colle del Duomo, con la sua Sala del Conclave, dove si svolse il primo conclave della storia, nonché la più lunga elezione di un Papa, per un totale di 1006 giorni, tra il 1268 e il 1271.
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