mercoledì 21 ottobre 2020

De Luca Rossano. Gennaro Cinque: "La chiusura è una misura temporanea"

Vico Equense - La decisione della direzione generale dell’Asl di chiudere il pronto soccorso dell’Ospedale “De Luca e Rossano” di Vico Equense ha scatenato le proteste di cittadini e istituzioni. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale dell’UDC, Gennaro Cinque, con una nota pubblicata su Facebook del suo ufficio stampa che riportiamo integralmente. 

“Sulla questione della chiusura dei presidi di Pronto Soccorso di Vico Equense, Torre del Greco e di Gragnano ho voluto vederci chiaro ed approfondire, come da mia abitudine, dopo le legittime proteste di cittadini ed amministratori Comunali. E cosi, questa mattina, ho incontrato il Direttore Generale dell'Asl che ha competenza sul nostro territorio, ingegnere Gennaro Sosto. Presenti il sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore, ed una delegazione in rappresentanza del consiglio comunale. Ci e stato spiegato che la chiusura del servizio di Pronto Soccorso, a Vico Equense, Torre del Greco e Gragnano, è da intendersi come misura temporanea, dettata dalla crescita della curva epidemiologica sui nostri territori che impone una riorganizzazione dell' assistenza sanitaria. Pertanto, solo la necessita di reperire risorse e liberare spazi ha determinato questa scelta e non la volontà di una paventata chiusura dei due Presidi Ospedalieri. Ho preteso che mi fosse garantito il ripristino dei tre presidi interessati, non appena l'emergenza covid rientrerà. Ho contestato la decisione nella forma e nel metodo. Si tratta di un provvedimento che, in ogni caso, penalizza le comunità interessate. I tre Comuni, a partire da oggi, devono fare i conti con la riduzione dei servizi sanitari. Tale situazione incresciosa si verifica in territori che, per le peculiari caratteristiche, avrebbero urgente necessità di incrementare le prestazioni e non di tagliarle.

 

Inoltre, ho sottolineato alla dirigenza Asl, e sottolineo all’opinione pubblica, come l’emergenza sanitaria, in quella che è stata definita “seconda ondata”, stia sfuggendo di mano al Governo regionale. È di tutta evidenza, infatti, che se oggi fosse operativo il Covid Hospital costruito con moduli prefabbricati nell’aprile scorso a Napoli, tra il plauso generale, in questo momento non avremmo necessità di trasferire spazi e risorse umane da un ospedale ad un altro, sottraendo prestazioni ai territori. Non è così che si governa la Sanità campana. Sono sicuro che il Presidente De Luca e la Direzione generale dell’Asl, ciascuno per le proprie competenze, vorrà valutare bene le circostanze e porre rimedio alle incongruenze, anche organizzative, che si stanno creando.”

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