Vico Equense - «Non si muore solo di Covid» questo il contenuto di uno striscione affisso all’esterno dell’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense. Così i cittadini rispondono alla decisione dell’Asl Na 3 Sud, che da ieri ha chiuso il pronto soccorso. La decisione è stata presa dalla Regione Campania e dalla Direzione Generale dell’Azienda sanitaria per carenza di personale medico. La riorganizzazione degli ospedali dell'Asl Na 3 per fornire rinforzi al nosocomio di Boscotrecase, saturo di ricoveri e con ben 11 operatori sanitari positivi da rimpiazzare, sta alimentando caos a catena. Dopo lo stop al pronto soccorso del Maresca di Torre del Greco, il cui padiglione storico è diventato Covid, la direzione generale Asl alla guida di Gennaro Sosto ha predisposto la chiusura del reparto di Medicina generale dell'ospedale di Gragnano (accorpato in queste ore con il San Leonardo di Castellammare) e del pronto soccorso con i reparti di Medicina e Chirurgia dell'ospedale «De Luca e Rossano» di Vico Equense. Il primo cittadino di Vico Equense, Andrea Buonocore, ha definito la scelta dell’azienda sanitaria “non condivisibile, perché in periodi di emergenza il servizio di Pronto Soccorso si amplia e non si chiude. Sono stato subito rassicurato sul fatto che la chiusura del servizio di Pronto Soccorso è una misura temporanea per fare fronte alla crescita della curva epidemiologica. Ma noi – ha chiarito il sindaco – non ci facciamo prendere in giro da nessuno, la scelta attuale mi pare tanto avere il sapore dell’inizio di una fine che mai permetteremo“. La mobilitazione in Città non sembra fermarsi. I cittadini sono preoccupati, vista la conformazione del territorio vicano è indispensabile la presenza di un pronto soccorso ospedaliero. È un Comune molto esteso, con gli abitanti dislocati in 13 frazioni. In pratica ora bisognerà fare riferimento ai pronto soccorso degli ospedali di Sorrento o di Castellammare di Stabia.
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