Vico Equense - Molti giornali, oggi, hanno dato spazio alla notizia del corteo contro la chiusura del pronto soccorso dell'ospedale di Vico Equense. Ieri alcune centinaia di persone, compresi i sindaci dei Comuni della penisola sorrentina, che indossavano la fascia tricolore, hanno manifestato per chiedere all'Asl Napoli 3 di revocare il provvedimento adottato circa una settimana fa che trasferisce alcuni medici e infermieri dall'ospedale vicano al centro Covid del nosocomio di Boscotrecase. Una decisione che ha determinato la chiusura temporanea, garantisce l'Asl, dell'emergenza nella struttura di Vico Equense. La preoccupazione dei cittadini è legata alla circostanza che il pronto soccorso di Sorrento non è facilmente raggiungibile nei mesi primaverili ed estivi, a causa dell'intenso traffico sulla statale sorrentina, e che l'ospedale stabiese risulta lontano. La protesta è stata accompagnata dalle saracinesche abbassate dei commercianti. Tra i tanti articoli, più o meno simili, mi sono soffermato sul commento di Antonio Irlando, che ha affidato al quotidiano Metropolis il suo punto di vista. “I 6 sindaci dei comuni della penisola sorrentina – scrive l’architetto Irlando - hanno partecipato per un breve tratto alla manifestazione.
Giusto il tempo per qualche foto di gruppo nel tratto dalla sede ospedaliera fino alla piazza principale, in tutto poco più di 200 metri. È successo che poco prima dell'entrata in piazza del corteo, il sindaco di Vico Equense, che intanto si era allontanato dalla linea di parata dei suoi colleghi, vi ha fatto rientro per trasferire loro qualche informazione che, a molti, è sembrata una sorta di via libera ai sindaci per dismettere le fasce tricolori, piegarle, riporle nelle custodie e lasciare il corteo dei manifestanti. Qualche istante di smarrimento tra chi ha osservato che l'abbandono di gruppo dei sindaci presenti è stato troppo repentino e dopo pochissimo tempo dalla partenza. A molti, quel "lasciare" il corteo di chi manifestava per difendere l'efficienza dell'ospedale che copre un pezzo significativo della popolazione dell'intera penisola sorrentina, ha lasciato l'amaro in bocca. Tra i presenti si sono susseguite varie fantasiose interpretazioni che andavano da una "raccomandazione a lasciare" giunta dai responsabili dell'ordine pubblico ad un "non gradimento" fatto addirittura arrivare dal presidente De Luca, fino a leggere il gesto come un preavviso di "disimpegno dal proseguire la lotta nelle sedi istituzionali regionali". Tutto mentre il pacifico e corale corteo, composto da una moltitudine variegata di cittadini di Vico Equense (tra cui la giunta comunale, i consiglieri di maggioranza e opposizione, commercianti, professionisti e diversi operatori sanitari del locale ospedale) proseguiva la marcia fino al ponte di Seiano. Sapere realmente cosa ha indotto i sindaci a lasciare troppo presto il corteo è doveroso verso i cittadini. Sapere come subito riaprirà il pronto soccorso è molto importante. Lo vogliono sapere tutti quelli che ricordano, anche ai sindaci, che "Non si muore solo di Covid”” conclude Antonio Irlando.
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