mercoledì 28 ottobre 2020

Test rapidi a Ticciano, l’assessore Cinque: “Abbiamo impedito la circolazione del virus ed evitato altri contagi”

Vico Equense - In Consiglio comunale, ieri, l’assessore alla protezione civile Gennaro Cinque, poiché investito della questione, ha chiarito ciò che è accaduto nella zona rossa di Ticciano per quanto concerne i test rapidi che tanto hanno animato la stampa e i social in queste ore e nei giorni scorsi. Proviamo a ricostruire i fatti sperando di non tralasciare nulla. Il piccolo borgo collinare di Vico Equense è stato dichiarato zona rossa dal Sindaco lo scorso 16 ottobre per l’elevato numero di casi positivi, con l’obbligo per tutti i residenti di sottoporsi a tampone molecolare domiciliare secondo i protocolli covid. “La gente è rimasta sconcertata – ha raccontato Gennaro Cinque. – In poche ore sono stato subissato di telefonate e messaggi WhatsApp da parte di cittadini impauriti e smarriti rispetto al da farsi. Mi sono adoperato da subito e appurata la possibilità di effettuare test rapidi, ho fatto in modo che si potessero eseguire prima possibile per sedare lo stato d’ansia ormai diffuso. A tal proposito ringrazio il dottore Avagnale che si è reso immediatamente disponibile il sabato stesso. Mi risulta difficile capire quale sia il problema e mi viene ancor più complicato poter immaginare come si possa trasferire sul piano politico una questione legata unicamente alla salute fisica e mentale delle persone. – continua Cinque - Leoni da tastiera, voraci di bagarre, che pare non aspettassero altro. Ma come si fa a marciare su una condizione emergenziale che ha messo in ginocchio la nostra piccola comunità, ma anche l’intera umanità. A questo interrogativo non saprò mai dare una risposta. È bene ricordare a tutti che i tamponi molecolari sono stati eseguiti dall’Asl mercoledì 21 ottobre, 5 giorni dopo l’entrata in funzione del dispositivo zona rossa. Per accelerare i tempi sabato 17 ottobre, in serata, sono stati fatti 76 test rapidi, da cui sono risultate positive 7 persone asintomatiche, immediatamente poste in isolamento, che senza questa misura avrebbero potuto involontariamente diffondere il virus.

 

Così facendo ne abbiamo impedito la circolazione ed evitato ulteriori contagi. La politica – rivendica Cinque - deve risolvere i problemi: dinanzi ai ritardi dell’Asl mi è sembrata una decisione giusta, di cui mi assumo tutte le responsabilità. Se ho sbagliato ne pagherò le conseguenze, non ho nulla da nascondere. E se si tratta di errore lo ricommetterei ancora oggi. La tranquillità delle persone non ha prezzo, politico o social che sia. Coloro che si sono sottoposti al test sapevano che lo stesso non sostituiva quello molecolare da tampone naso-faringeo a cui si sono dovuti ugualmente sottoporre mercoledì 21 ottobre quando li ha fatti l’Asl” conclude Gennaro Cinque. Sabato scorso, 24 ottobre, la zona rossa a Ticciano è terminata, e sempre ieri in Consiglio comunale si è appreso che 402 tamponi sono stati già refertati, ne mancano all’appello 42, i cui esiti saranno stati presumibilmente comunicati nelle ultime ore dall’azienda sanitaria. Al momento, dopo lo screening di massa, risultano positivi solo 11 cittadini. Senza un intervento così tempestivo si può desumere che di positivi ce ne sarebbero stati molti di più.

Nessun commento: