domenica 18 ottobre 2020

Vico Equense. Gennaro Cinque: “Faito al Comune”

Vico Equense - Martedì scorso sono stati proclamati ufficialmente gli eletti in Consiglio regionale, e a sedere tra i banchi dell’opposizione, in questa undicesima legislatura, ci sarà anche l’ex sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque, oggi assessore ai lavori pubblici, incarico che nei prossimi giorni dovrà lasciare per incompatibilità. Proiettato in un ruolo diverso, e di maggiore responsabilità, nel corso della sua esperienza ventennale ha maturato un bagaglio di conoscenze che nessuno possiede. Sostituirlo, ove mai si scegliesse questa opzione, non è una cosa semplice. A ogni modo se gli sarà data la possibilità è pronto a dare una mano. Stanno per partire lavori a via Vecchia Fornacelle e Montechiaro. L’allargamento di via San Francesco e un tratto della Raffaele Bosco in prossimità di Bonea, poi c’è il restyling del quartiere Vescovado e via Castello-Marina. “Rispetto a tutti questi interventi – ha dichiarato Cinque - credo di poter dare una mano fattiva, nel rispetto del lecito e del possibile.” In Consiglio regionale rappresenterà l’UDC che gli ha affidato un importante ruolo: sviluppare una rete di amministratori locali insieme ai quali costruire e ricostruire il partito attraverso un’azione di radicamento che parta dai territori. “Abbiamo la possibilità di raccogliere tante adesioni – spiega Cinque - da parte di chi, alle derive estremiste, preferisce un partito di centro anche in funzione del fatto che ormai Forza Italia è alle ultime battute.” Due i temi che intende portare subito all’attenzione del Consiglio regionale: il rilancio del Monte Faito e il risanamento del fiume Sarno. “Si tratta – continua Cinque - di due questioni distinte ma strettamente connesse perché riguardano la tutela dei nostri due beni ambientali di maggiore rilievo: il mare e la montagna. “La gestione del Faito – dice Cinque deve essere trasferita al Comune, con oneri e onori. La montagna è una risorsa straordinaria ma richiede attenzione, risorse e immediatezza negli interventi.

 

Non è possibile che i soggetti proprietari – Regione e Città Metropolitana – siano anche i gestori. Tale impostazione non sta funzionando e non può funzionare. È il Comune, l’ente di prossimità, che deve occuparsi della gestione del Faito. Si tratta di applicare il principio di sussidiarietà che informa il riparto delle competenze tra Stato, Regioni ed Enti locali. Sul punto non lascerò nulla di intentato per dare concreta attuazione a quello che dice la Costituzione ed a fare quello che è più utile per la nostra comunità.” Mentre per il fiume Sarno il neo consigliere ha intenzione di incontrare al più presto i rappresentanti del Consorzio di bonifica, il presidente dell’Ente Idrico Luca Mascolo, e i sindaci dei comuni interessati, in uno alle associazioni che si battono per il disinquinamento del fiume. “Dopo l’ascolto, - sottolinea Cinque - mi farò parte attiva per portare un’articolata proposta in consiglio regionale, cercando un consenso trasversale ed ampio perché su questioni fondamentali come il Sarno non ci sono e non ci possono essere vincoli di schieramento.”

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