sabato 2 gennaio 2021
Scuola. L’allarme dei presidi
Le scuole si organizzano per la riapertura dopo le vacanze natalizie ma i presidi mostrano grandi perplessità. «La ripresa del 7 gennaio, soprattutto per quanto riguarda le scuole superiori, presenta diverse criticità», lamenta il presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi) Antonello Giannelli. “Il problema principale - ha aggiunto Giannelli - riguarda la mancata o insufficiente riorganizzazione dei trasporti che sta costringendo i Prefetti a chiedere alle scuole di effettuare dei turni di entrata in orari scaglionati molto impegnativi. In particolare, far uscire da scuola i ragazzi alle 15.00 o alle 18.00, soprattutto per studenti pendolari, comporterà un rientro a casa in orari che causeranno difficoltà sia alle famiglie che allo studio domestico. Anche il personale scolastico potrebbe subire le conseguenze negative di questa turnazione estrema: si pensi a docenti di istituti tecnici o professionali il cui orario di lezione potrebbe iniziare alle 8 per terminare alle 16". Giannelli ha poi aggiunto: "chiediamo, oltre a un più ampio coinvolgimento dei dirigenti scolastici nelle scelte dei tavoli prefettizi, una maggiore gradualità nell'incremento della percentuale di studenti in presenza; solo una settimana al 50% è un tempo troppo limitato che non consentirà alle scuole di riorganizzare, per l'ennesima volta, l'orario. Come ripetiamo da tempo, è auspicabile riportare i ragazzi in classe prima possibile, ma questo va fatto - ha concluso - creando le giuste condizioni altrimenti saranno solo le scuole, gli studenti e le famiglie a pagare le conseguenze della insufficiente riorganizzazione dei trasporti".
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento