Aldo Savarese imprenditore (Vico Equense) |
di Elena Scarici da Il Corriere del Mezzogiorno
Aldo Savarese, 76 anni, ex capitano di lungo corso ma con la passione per il green, è il presidente di Formaperta di Pagani, azienda specializzata in prodotti di ecodesign, e della rete 100% Campania per il packaging sostenibile. Per anni l'imprenditore ha guidato la Sabox (Nocera Superiore). «Dopo la passione per il mare, è nata quella per la carta — racconta — per le scatole di cartone, a me piacciono le cose semplici e negli anni precedenti alla crisi dei rifiuti, io già intuivo che bisognava fare qualcosa. Sono stato amministratore unico della Sabox, dal 2004 al 2020 e ho avuto tra i miei clienti aziende importanti dell'industria conserviera e della pasta (La Doria e Garofalo, tra gli altri), eravamo legati a nomi come Slow Food, Terra Madre e Legambiente, avevamo capito che diventare sostenibili significava il futuro». Poi c'è stato un episodio importante che è stato fondamentale nella vita e nella carriera di Savarese, in un ristorante di Boston nel 2008. L'attenzione dell'imprenditore si focalizzò sulla tovaglietta sottopiatto, che riportava una serie di indicazioni: carta riciclata, alimenti controllati, consumo ridotto di acqua, di energia e così via, insomma in quella tovaglietta c'era sintetizzato tutto il progetto di un'azienda che si possa definire sostenibile.
«Quel foglio di carta colpi così tanto la mia immaginazione da portarlo con me in Italia — continua Savarese — decisi che quello era il momento della svolta in chiave sostenibile, le scatole erano ovunque e rischiavano di venire percepite come una minaccia ambientale. Noi abbiamo voluto invece trasformarle in risorsa. Abbiamo fatto la nostra scatola che proprio come quella tovaglietta era parlante, riportava l'idea di ecosostenibilità. Attraverso un progetto di riduzione dell'impatto ambientale dell'impresa, è nato poi il Green Project, da cui è originata la Green Paper, un cartone prodotto al 100% con macero regionale. Il programma ha prodotto risparmi medi di energia ed emissioni di circa il 20% annuo, generando risorse che sono state reinvestite anche nella ricerca e sviluppo di prodotti innovativi e sostenibili — aggiunge Savarese — diventammo i più bravi in Italia a usare il macero, e nell'ottobre 2011 fummo la prima azienda in Italia ad ottenere il Carbon Trust Standard, una delle certificazioni principali al livello mondiale nel settore della riduzione dell'impronta di carbonio». Ovviamente un'impresa sostenibile ha anche un valore sociale enorme che si è concretizzato m posti di lavoro alla Sabox prima e a Formaperta poi, che rappresenta oggi la nuova scommessa dell'imprenditore campano. Nello stabilimento di Pagani, Savarese realizza espositori, sedute, totem, allestimenti vetrine, stand fieristici dal ridotto impatto ambientale in cartone riciclabile, i prodotti sono realizzati utilizzando solo carte provenienti dal riciclo di prossimità oppure da foreste gestite responsabilmente. «La consapevolezza di dover affrontare la sfida dello sviluppo sostenibile in materia integrata e secondo uno scenario di ciclo di vita e di filiera, ha condotto, già nel 2013, alla costituzione della Rete per il Packaging Sostenibile "100% Campania" di cui Formaperta è tra i promotori — precisa Nicola Savarese, il figlio di Aldo che l'amministra dal 2012 — sviluppando soluzioni in linea con i principi più avanzati dell'economia circolare applicata al ciclo di vita della carta». Dall'acquisto delle materie prime alla produzione, dalla distribuzione agli impegni commerciali, per Formaperta principi e valori si basano sul concetto «fare di più e meglio con meno», che si traduce nel ricercare le soluzioni più innovative per ridurre i consumi energetici e idrici, minimizzare le emissioni, ridurre gli sprechi, promuovere un consumo responsabile. Allestimenti, espositori, arredi e supporti di comunicazione sono realizzati prevalentemente con tecniche a incastro e senza l'ausilio di colle. L'impiego di inchiostri ad acqua e le sofisticate tecniche di stampa garantiscono realizzazioni di lunga durata, inodori, dall'elevata qualità e versatilità applicativa, garantendo un minimo impatto ambientale. «Abbiamo aperto una strada e tracciato un percorso che è fatto di onestà, trasparenza, legalità — conclude Aldo — e come il colibrì abbiamo messo la nostra goccia che però lascia il segno».
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