A due settimane dall’invasione russa dell’Ucraina, gli effetti della guerra sulle persone sono stati devastanti. Ai milioni di sfollati interni (un numero incerto e in continuo aggiornamento) si aggiungono i 2,3 milioni di persone che hanno già lasciato il proprio paese, quasi tutti verso l’Unione europea. Di questi circa 1 milione sono ragazze e ragazzi minorenni, spesso bambine e bambini, in numero crescente non accompagnati da adulti. L’esodo da una zona di guerra si è trasformato nella più grande emergenza umanitaria in Europa dal secondo dopoguerra. Di fronte a una crisi di portata così grande, molti paesi europei inclusa l’Italia hanno promesso di fare la propria parte, e anche la penisola sorrentina spalanca le porte ai profughi e continua ad accogliere famiglie e bambini provenienti dall'Ucraina. Paese che, per l'eroismo e la dignità con cui soffre e resiste, ha guadagnato il rispetto e la solidarietà degli uomini liberi.
Nella foto il sindaco di Meta Giuseppe Tito e l'assessore Angela Aiello con una bimba ucraina
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