Vico Equense - Il pronto soccorso del De Luca e Rossano di Vico Equense è chiuso da due anni, con forti ripercussioni sulla serenità e sulla sicurezza dei cittadini che sono stati privati del diritto alla salute. Grazie all’opposizione di centrosinistra la discussione politica si è riaperta, con la richiesta di un consiglio comunale ad hoc, e quattro deliberati. Tre dei quali sono stati approvati all’unanimità, il quarto, la revoca della delibera di consiglio comunale numero 53 del 2012, quella relativa alla realizzazione dell’ospedale unico della penisola sorrentina a Sant’Agnello, una richiesta avanzata anche dal presidio civico per la riapertura del pronto soccorso di Vico, è stato ritirato dalla maggioranza. Il consigliere Maurizio Cinque pur di trovare una convergenza ha proposto una revoca parziale dell’atto. Un suggerimento che oltre ad accendere gli animi è stato rispedito al mittente, interrompendo quella voce unanime che c’è stata sui deliberati precedenti proposti dall’opposizione (riapertura pronto soccorso, 118 e sulla richiesta di zona sanitaria svantaggiata). “La richiesta della revoca della delibera 53/2012 - si legge sulla pagina facebook del Circolo del Pd di Vico Equense - era solo un atto provocatorio e altamente simbolico, ma la maggioranza non poteva votare contro un atto che aveva già approvato 10 anni fa, chi ha orecchie per intendere intenda”. Sull’argomento sanità in penisola, oggi, interviene su Agorà il candidato di centrodestra alle politiche del 25 settembre, Annarita Patriarca.
“La priorità oggi è riaprire il pronto soccorso di Vico Equense e potenziare l'ospedale di Sorrento che, per vari motivi, sta vivendo da mesi sotto pressione. Solo operando un rafforzamento della linea di assistenza sanitaria direttamente in Penisola, con il reclutamento di nuovo personale e una loro più efficace allocazione, avremo modo di alleggerire il carico dei presidi ospedalieri dell'area torrese-stabiese che oggi sono il collo di bottiglia dell’intera provincia sud di Napoli. D'altronde, è impensabile che un paziente di Sorrento arrivi fino a Castellammare o a Torre del Greco per una visita”. La Patriarca si sofferma anche sull'ospedale unico. “L'ospedale unico non può essere il pretesto per non occuparsi e preoccuparsi della rete territoriale di assistenza in Penisola. Non sappiamo quando l'ospedale unico vedrà la luce e quando sarà messo a regime e, soprattutto, con quali funzioni. Per ora è un progetto che merita attenzione ma non possiamo distrarci sul presente per guardare troppo al futuro”.
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