martedì 11 ottobre 2022

Viaggi da incubo. Circum “Se sopravvivi ad essa, nella vita puoi tutto”

Vico Equense - Dovrebbe essere un gioiello del sistema dei trasporti della Campania. Un prezioso strumento che permette ai cittadini di muoversi evitando auto e traffico e conduce i turisti in alcune delle aree più suggestive della Regione conosciute a livello mondiale. E, invece, la Circumvesuviana, una delle principali arterie del trasporto pubblico nell’area vesuviana, si sta trasformando sempre più in un incubo per pendolari e turisti. Un incubo dal quale molti vorrebbero sfuggire. Come dice la mia amica Antonella “la Circumvesuviana non è un mezzo di collegamento tra Sorrento e Napoli, la Vesuviana è palestra di vita, esperienza mistico-etno-antropologica. Se sopravvivi ad essa, nella vita puoi tutto.” Disservizi si segnalano da tempo. Ma ieri per turisti e cittadini è stata una giornata da incubo. Alle 10, nella stazione della Circum di Porta Nolana, tutti i treni sono fermi. Tornelli chiusi, tabelloni spenti, solo qualche utente che attende invano sulle scale che un treno parta. Stop per 4 ore e corse cancellate. Nessun mezzo sostitutivo. Nessuno che sappia darti un'informazione precisa. Un danno enorme per l'utenza. C'è chi come me è rimasto bloccato a Napoli e non sa come rientrare a casa. Quando accadono queste cose sembra di non vivere in un mondo civile. Umberto De Gregorio presidente Eav, parla di un armistizio: una tregua sindacale. Il primo treno è partito da Napoli alle 13.06, impiegando quasi due ore e mezza per arrivare a Vico Equense.


 

Il convoglio si è fermato per un guasto alle porte nella stazione di Castellammare, e tutti i passeggeri sono stati “invitati” a scendere. Alla partenza del convoglio un gruppo di turisti spagnoli diretti a Sorrento ha applaudito, un applauso di “liberazione”, stipati come sardine. Non proprio un bel biglietto da visita per chi giunge in questo territorio desideroso di andare alla scoperta di bellezze storico-architettoniche e paesaggistiche. Una turista molto più calma di me mi ripeteva in spagnolo “paciencia”. E ce ne vuole tanta di pazienza. Un disagio enorme vissuto da centinaia di persone, tra lavoratori e turisti, reso ancora più esacerbante dal caldo. Abbiamo viaggiato come se fossimo in un carro bestiame. Le parole non bastano per raccontare la situazione legata alla Circumvesuviana. I nostri Amministratori e i politici in genere quando parlano della Circum dovrebbero provare anche loro il brivido di un viaggio da incubo: prendete un treno insieme ai pendolari e turisti. Tornerete sicuramente arricchiti di disservizi, disagi e di sconforto utili per intervenire e tutelare i pendolari unici veri sconfitti di questa situazione che perdura da anni. Per non farsi mancare niente, lo stop di ieri arriva dopo un'altra domenica difficile, con i soliti treni vecchi, soppressioni, ritardi superiori a 30 minuti, disagi per cittadini e turisti. Sabato, l'ennesimo episodio surreale: i passeggeri sono rimasti chiusi nella stazione di Poggioreale.

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