Vico Equense - Alle volte servono le denunce per far muovere le cose. Come quella di martedì scorso delle cinque turiste francesi aggredite da un branco di cani mentre percorrevano un sentiero sul monte Faito. Una delle donne era stata costretta a farsi medicare in ospedale a causa delle ferite riportate. La conseguente denuncia ha fatto scattare i controlli, e i carabinieri di Vico Equense hanno così scoperto una struttura abusiva per gli ovini e cani in pessime condizioni, lasciati come unici custodi del gregge. Multato un 41enne di Gragnano. Le indagini continuano, poiché episodi di aggressioni a turisti ed escursionisti sono all'ordine del giorno, anche perché i cani randagi liberi tra i faggi secolari del Faito sono decine e si sono uniti in branchi. Altri, invece, vengono addestrati per la difesa di pecore e capre al pascolo e sono ugualmente aggressivi se non conoscono le persone che si avvicinano. Insieme al personale veterinario dell' Asl Na 3 Sud i carabinieri hanno organizzato una battuta di ricerche per rintracciare gli esemplari più pericolosi e mettere al sicuro turisti e animali stessi. Tre i cani di grossa taglia individuati, senza chip e in condizioni igieniche terribili. Quello dei randagi sulla montagna non è un problema di adesso, ma un'emergenza che si trascina da anni, e che tocca gli enti proprietari. Dopo anni di totale abbandono, grazie alla funivia il Faito sta tornando a vivere di turismo. Sentieri trascurati e cani aggressivi, purtroppo, rischiano di scoraggiare i turisti, finalmente tornati con entusiasmo ad affollare il gigante verde. Faito merita attenzione per i suoi alberi meravigliosi e la sensazione di pace che restituisce ai suoi visitatori, ma anche per gli sforzi che chi la ama fa tutti i giorni per darle una vita che non siano solo animali randagi, speriamo che qualcosa cambi e che anche la politica, a tutti i livelli, batta un colpo.
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