di Harry di PriscoNapoli - Presentato il primo ciclo di appuntamenti del nuovo format tra cultura, mixology e
alta cucina al centro di Napoli
Finalmente, la Galleria Principe di Napoli può vivere della grandeur e della bellezza
per cui è stata progettata e inaugurata a fine ‘800. Luca Iannuzzi è il titolare del
locale Scottojonno, situato sotto la Galleria Principe di Napoli, oggetto di importati
restauri in corso, là dove un tempo risiedeva la tesoreria del Banco di Napoli. Il nome
è un omaggio a Vincenzo Scotto Jonno, che nel 1883 fondò un celebre café chantant
nello stesso luogo. La kermesse "Storie da Bere: tra Arte, Miti e Sapori napoletani" è
il primo evento di un format, innovativo e coinvolgente che nasce da un'idea di
Iannuzzi, il quale ha voluto creare un luogo dove la storia, la cultura e la gastronomia
napoletana si fondono in un'esperienza unica. Scottojonno, considerato uno dei caffè
letterari più belli d'Italia, ha saputo rapidamente affermarsi come un indirizzo storico
in città, pur avendo aperto solo nel 2023. Luca Iannuzzi ha plasmato uno spazio che è
un vero e proprio salotto culturale, dove l'eleganza degli arredi e l'atmosfera
suggestiva si uniscono a un'offerta di alta qualità, rendendolo un crocevia per artisti,
intellettuali e appassionati di buon cibo e buona compagnia. "Storie da Bere" si
propone come un viaggio narrativo, dove ogni serata celebra una "storia" legata
all'arte, alla storia di Napoli, a leggende o tradizioni culinarie. Attraverso interventi di
esperti, performance artistiche e, naturalmente, un'offerta di drink e food pensata per
l'occasione, l'obiettivo è offrire un'esperienza coinvolgente che unisca cultura e
convivialità. Luca Iannuzzi così presenta il progetto: "Io più che un imprenditore
mi reputo un cultore di cose belle, sono un appassionato di riuso funzionale dei
luoghi, nel senso che vado a caccia insieme al mio amico Eugenio Tibaldi , designer,
di locali abbandonati o comunque non utilizzati che abbiano delle bellezze
architettoniche o delle particolarità oppure che abbiano una storia passata molto
interessante per dargli una seconda chance, una seconda vita. Diamo ai locali anche
la sostenibilità economica.
Scottojonno è una biblioteca diffusa, di oltre 1800 volumi
consultabili attraverso un'app". Continua Iannuzzi. "Il locale si estende per 780
metri quadrati: al piano terra c'è la biblioteca diffusa con il bistrò e il cocktail bar,
al primo piano un ristorante che è riportato nella guida Michelin dal giorno della
sua apertura. Il tutto all'interno di un contesto che era assolutamente degradato e
che noi abbiamo provato a restituirlo alla quotidianità dei residenti e delle persone
che amano il centro storico di Napoli, in una strada - che io chiamo il Miglio d'Oro -
che va dal museo archeologico di Napoli fino al Palazzo Reale e che lambisce il
conservatorio di San Pietro a Maiella e l'accademia delle belle arti. Pertanto questa
è la vera strada della cultura napoletana, abbandonata o meglio dimenticata dai più
nel primo tratto. La Galleria Principe di Napoli ha subito tutti i degradi dalla
guerra in poi e solo da poco è stata riaperta. La Galleria è un esempio, forse unico di
Art Deco qui a Napoli, perfettamente conservata per cui l'ultimo intervento che
inizierà a breve e che la riporterà al suo splendore consegnerà la Galleria al futuro
e mi auguro che noi saremo ancora qui con la nostra attività e avremo raggiunto
l'obiettivo per il quale abbiamo lavorato per anni".
Dopo il successo del primo appuntamento di ottobre, dedicato alle "Storie nascoste
della Galleria", la kermesse proseguirà con un nuovo entusiasmante evento che si
svolgerà il 27 novembre dal tema: "Le leggende nere di Napoli". Un affascinante
viaggio nelle leggende più misteriose, tra fantasmi e storie oscure che avvolgono la
città di Napoli. Un'occasione per esplorare il lato più enigmatico della città,
accompagnati da un'offerta gastronomica e di drink studiata per l'occasione. Nel
nuovissimo menù, curato dal talentuoso Chef Marco Ambrosino , ogni piatto è una
narrazione, un "varco infuocato" o un "sentiero nascosto" che svela i segreti e le
tradizioni culinarie di Napoli, trasformando il vitto in un'esperienza quasi mistica.
Ambrosino, con la sua cucina d'autore, riesce a reinterpretare la tradizione napoletana
con un tocco contemporaneo, attingendo a ingredienti locali e tecniche innovative. A
completare l'offerta gastronomica, il talentuoso bartender gourmet Mirko Lamagna
ha ideato una nuova e affascinante drink list, anch'essa intrisa di narrazioni e
riferimenti alla cultura napoletana. I cocktail sono veri e propri "incantesimi" che
promettono di rapire i sensi, equilibrando sapientemente ingredienti per creare
esperienze uniche e memorabili. Da quel lontano 1883 quando il procidano Vincenzo
Scotto Jonno aprì l’omonimo Café Chantant, entrato nella storia della città per
glamour e mondanità, la Galleria sarà presto un luogo di ritrovo culturale come era
stata progettata.
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