sabato 8 novembre 2025

Regione, pochi giovani in lista: "Generazione Z ostacolata dalle clientele"

D'Errico (Fico presidente): "Candidarsi a 34 anni è considerato lunare" Coccoli (Pd): "La logica delle preferenze ci impedisce di partecipare" 

di Alessio Gemma - La Repubblica Napoli

Di mattina le lezioni in classe, di pomeriggio gli incontri con gli amici per farsi votare. Clelia Mele è candidata alle Regionali a soli 18 anni. Frequenta l'ultimo anno al liceo classico Pansini ed è con Noi Moderati, lista di centrodestra a sostegno di Edmondo Cirielli. «È una sfida, ci pensavo da bambina», racconta: «Mio padre è stato consigliere circoscrizionale quando aveva 23 anni. Il capolista Riccardo Guarino mi ha offerto questa opportunità e ho pensato di cogliere l'occasione per dimostrare ai miei coetanei che la politica non è un mondo estraneo». Ma a 18 anni si può essere moderati? Sorride la giovane candidata: «Mi ritrovo negli ideali di Carfagna e Lupi, molti dei miei compagni di classe sono di sinistra ma dipende dai modelli in famiglia e da quanto ci si informa. Gli estremi non ci dovrebbero essere» Nella regione più giovane d'Italia, età media di 44,5 anni nel 2024, c'è spazio a queste elezioni per la generazione Z che fugge dalla Campania in cerca di futuro? «La logica esasperata delle preferenze porta molti ostacoli per candidarsi», scuote la testa Alfonso Coccoli, 26 anni, iscritto ai Giovani democratici (Gd) e segretario del Pd di Pompei: «Non ci sono tanti giovani nelle liste perché se non hai un bottino di voti in partenza, è inutile partecipare.

 

Dobbiamo dirlo: c'è un sistema clientelare che è radicato, non è destra o sinistra. E non è neanche colpa dei dirigenti politici più adulti. Faccio un esempio: il primo dei non eletti in Lombardia nel Pd è un ragazzo dei Gd che ha preso 5 mila voti, in Campania con quel risultato rischi di piazzarti gli ultimi posti della lista». Guai a sfidare i signori del voto del Pd campano. Intanto i Gd si sono visti con le giovanili degli altri partiti del centrosinistra e hanno messo giù l' "agenda Napoli": salario minimo regionale, incentivi per case agli studenti. Ed è un segnale che il congresso nazionale dei Gd si celebra in queste ore a Napoli: Elly Schlein arriva domani per incoronare la nuova segretaria Virginia Libero. Titolo evocativo della due giorni: "Pane e tempesta". A 34 anni Davide D'Errico, imprenditore sociale, è nella lista di Fico presidente. Ci riprova, dopo una prima candidatura 5 anni fa. «Molti mi chiedono: perché lo fai», svela D'Errico: «È considerato lunare candidarsi a 34 anni in consiglio regionale. Come se stessi osando chissà cosa. Ma scusate: perché dovrei essere un outsider io che mi occupo di progetti sociali, lavoro qui, sono sposato? ». Sopratutto all'alba dell'altro giorno ci si è svegliato con la sorpresa di Zohran Mamdani, eletto sindaco di New York a 34 anni, a gestire una città con 8 milioni di abitanti e 25 nell'area metropolitana, mentre la Campania ne fa 6. E un bilancio di 115 miliardi di dollari, al cospetto di una quarantina di miliardi di euro per la Regione campana. «La domanda è: se il sindaco di New York fosse nato a Napoli, cosa avrebbe fatto? », si chiede D'Errico: «Nella mia lista c'è anche una buona rappresentanza di giovani. Ma nelle altre vedo spesso che sei giovane in lista se sei il figlio di qualche politico come se il potere si ereditasse. La mia generazione non si candida certo a fare la figurina in lista. Qual è il metodo per coinvolgerci? ». Quale? «Per esempio - spiega D'Errico - accogliendo realmente le nostre proposte. Significa che anche se io non sarò eletto, c'è l'impegno a portare avanti il mio programma da parte di chi entrerà in Regione». È un "manifesto dei giovani", cosi l'ha chiamato il candidato della lista Fico, presentato con l'ex presidente della Camera. Prevede tra le altre cose il "prestito di cittadinanza": la Regione si fa garante per un mutuo sulla casa destinato a un giovane precario o partita Iva. Nicholas Esposito, 33 anni, avvocato, è candidato con la Lega. E ha già dieci anni di esperienza nel partito. «Nel 2014 vidi in tv il tour di Salvini, "Basta euro", e mi innamorai di Matteo. Sono di Portici, conoscevo Gianluca Cantalamessa e ho iniziato con "Noi con Salvini"». È stato coordinatore regionale dei giovani, commissario Salerno, già candidato alla Camera, oggi consigliere giuridico della sottosegretaria Pina Castiello. «Le Regionali sono complicate, 90 Comuni da girare per un giovane che deve pure pagarsi la benzina. Non è facile. Tutto sommato, non mi sembra ce ne siano pochi nelle liste. La Lega ha una cantera, se pensiamo che candida a governatore del Veneto Stefani a 33 anni. Qui in Campania tre sono i temi: sanità, trasporti e lavoro per i giovani. Mio fratello, 36 anni, si è laureato qui in ingegneria elettronica e 7 anni fa è andato via per lavorare a Milano». Sara Tesoriero, 23 anni, studentessa di Museologia, è in lista con Campania popolare: «In Regione entreranno i soliti noti. Per centrodestra e centrosinistra, i giovani esistono solo nel periodo elettorale. Altrimenti non dovremmo sgobbare per un salario da fame.

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