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venerdì 25 settembre 2009

Verifica di bilancio in Consiglio Comunale

Vico Equense - Pochi punti ma densi di contenuto all'ordine del giorno del consiglio comunale che si riunirà, in prima convocazione, martedì 29 settembre alle ore 17, nella sala consiliare. Si dovrà procedere alla verifica degli equilibri di bilancio, un obbligo di legge a cui bisogna adempiere entro il 30 settembre.

Lite al parcheggio, condannato

Vico Equense Luigi Esposito, 62 anni, tentò di uccidere un autista nel parcheggio aziendale. Il Tribunale lo ha condannato a otto anni e sei mesi di reclusione per tentato omicidio.

lunedì 21 settembre 2009

Scuola, il Sindaco interviene in Consiglio Comunale

Vico Equense – Questa mattina seduta di consiglio comunale. Il presidente del civico consesso, Antonio Cioffi, ha espresso “a nome della Città i sentimenti di cordoglio ai familiari dei caduti nel vile attentato”, inviando “un augurio ai feriti”, e invitando “ il Consiglio Comunale di dedicare ai nostri valorosi caduti un minuto di raccoglimento”. Cordoglio unanime, da parte dell’intera assise cittadina, e la proposta di votare un ordine del giorno, per comunicare la solidarietà di Vico Equense ai familiari dei militari caduti e feriti nel sanguinoso e devastante attentato avvenuto in Afghanistan. In sala, alcuni genitori dei comitati per la scuola, infatti, l’ordine dei lavori prevedeva la discussione sulla questione degli accorpamenti. I Consiglieri comunali di minoranza, il 2 settembre, hanno chiesto al Presidente del Consiglio Comunale, all’Assessore alla Pubblica Istruzione la convocazione di un consiglio comunale urgente. L’opposizione ha manifestato attraverso le parole di Marianna De Martino "l’ottemperanza della sentenza del Tar della Campania n° 4844/2009, con il conseguente annullamento degli atti con i quali il Comune di Vico Equense ha riorganizzato la rete scolastica sul proprio territorio." Il ricorso presentato da 500 cittadini per scongiurare la chiusura dei plessi delle frazioni collinari di Montechiaro e Ticciano, “dice che”, non è possibile smembrare l´impianto scolastico sul territorio. I cittadini, chiedono di conservare le loro aule, come sempre era stato per decenni, a pochi metri da casa, anziché sostenere il viaggio di qualche chilometro per essere “accorpati” ad altri istituti. La seduta è stata caratterizzata da un evento particolare. Dopo tre anni di silenzio, un lungo e accorato intervento, con picchi emotivi altissimi, del Sindaco Gennaro Cinque. Parole forti, per l’ “amarezza provata” e le falsità fatte circolare ad arte: “Non c’è nessuna speculazione affaristica” questa è disinformazione. Dati alla mano e visibilmente emozionato, il Primo Cittadino, ha dichiarato: “Nella scuola elementare di Montechiaro erano iscritti per l’anno in corso 34 bambini, in quella di Fornacelle 38, 35 alunni, invece, a Ticciano. Il numero ridotto ha determinato la necessità di regolare l’insegnamento in pluriclassi, quindi mettendo insieme alunni di età diverse e cumulando tra loro vari percorsi educativi con un’offerta formativa considerata da tutti gli esperti del settore a dir poco superata.” Proprio sull’offerta educativa, rivolgendosi all’opposizione, si è ribellato al tam tam strumentale messo in atto, rivendicando più volte l’azione innovativa incentrata esclusivamente sulle esigenze di sviluppo dei bambini. I vantaggi sono di gran lunghi superiori a qualche disagio o a qualche cambio di abitudine. D’altronde anche la minoranza quando governava ha previsto il superamento dei piccolissimi plessi, delle obsolete pluriclassi e la razionalizzazione dell’uso delle strutture, dette punti di erogazione. Gli studenti, ha terminato Gennaro Cinque, devono avere tutti le stesse possibilità, “strutture adeguate e programmi adatti a ciascuna fascia di età.” Al termine dell'intervento, applauso dai banchi della maggioranza. Il braccio di ferro, insomma, è ancora in corso, visto che i genitori fanno sapere che attendono un provvedimento dei giudici del Tar che obblighi al rientro degli alunni nelle vecchie aule.

mercoledì 8 luglio 2009

Convocato il Consiglio Comunale

Vico Equense – Il consiglio comunale è stato convocato per domani 9 luglio ore 9,45, presso la nuova casa comunale. All'ordine del giorno vi saranno l'approvazione del progetto esecutivo Piano Sociale di Zona – Ambito territoriale Na 13 – settima annualità, la ratifica della delibera di Giunta n° 77 del 12 maggio scorso avente ad oggetto la variazione di bilancio 2009, il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio e relativi provvedimenti, la concessione di fondi ex legge 219/81 per il recupero e la messa in sicurezza della Cappella della SS. Trinità, e il regolamento per la concessione di contributi in conto interessi a sostegno delle iniziative imprenditoriali presenti nel territorio cittadino.

mercoledì 13 maggio 2009

Convocato il Consiglio Comunale

Vico Equense – Il consiglio comunale è stato convocato per domani 14 maggio ore 9, presso la nuova casa comunale per trattare dei seguenti argomenti:
1) Approvazione verbali seduta precedente.
2) Approvazione rendiconto esercizio 2008.
3) Proposta di modifica art. 34 del regolamento di Consiglio Comunale.
4) Approvazione progetto esecutivo Piano Sociale di Zona – Ambito territoriale Napoli 13. Settima annualità.
5) Modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 27.06.1987, n° 35 concernente Piano Urbanistico Territoriale dell’area Sorrentino – Amalfitana.
6) L. R. n° 14/2000. Rete informagiovani. Convenzione.
7) Nuova commissione consiliare permanente, istituzione e nomina componenti.

venerdì 8 maggio 2009

Spaccature PD

Pietro Sagristani si è dimesso da assessore provinciale alla Solidarietà dopo l´ufficializzazione della candidatura alle elezioni provinciali nelle fila dell´Udc, partito che a Napoli si è alleato con il Pdl di Luigi Cesaro. L’altro ieri alcuni iscritti democrat segnalano un’intervista di Sagristani sul settimanale Agorà. E qui l’assessore provinciale uscente alla Solidarietà, tout court, annuncia: «Il Pd mi ha tradito, vado con l’Udc». Un passaggio di cui si vociferava da tempo ma che viene ufficializzato a mezzo stampa tra lo sconcerto dei colleghi che l’avevano visto in giunta l’ultima volta giovedì scorso e, anzi, proprio lui aveva chiesto di spostare un’altra riunione con gli altri assessori a lunedì pomeriggio invece che di mattina per impegni di lavoro. Nessuno l’ha più visto finché non salta fuori l’intervista. «È una scelta pesante e imbarazzante - attacca l’assessore Guglielmo Allodi - poiché Sagristani ha ricoperto come rappresentante del Pd importanti funzioni, essendo stato sindaco di Sant’Agnello ed essendo a tutt’oggi assessore provinciale. Viola ogni principio di etica politica perché ha tradito anche gli elettori che in tanti anni lo hanno indicato come amministratore locale». A distanza di poco arriva anche il commento dei democratici della Penisola sorrentina che potete leggere QUI. Oggi invece - da Metropolis - è la giornata della solidarietà a Sagristani da parte di coloro che non condividono quel documento. Giuseppe Tito consigliere comunale di Meta non è d'accordo. “Credo che Sagristani abbia lavorato benissimo sia come Sindaco di Sant’Agnello sia come assessore provinciale … Più che scagliarsi contro di lui il PD dovrebbe chiedersi perché continuiamo a perdere personaggi politici del calibro di Sagristani…” Sulla stessa linea anche l’ex coordinatore del PD di Meta Tobia Cafiero. Solidarietà anche da Sant’Agnello da parte di Antonio Coppola iscritto al PD e leader di “Impegno nascente”. “Non abbiamo perso un semplice iscritto – dice – abbiamo perso un leader…” A Castellammare di Stabia è fuga di iscritti dal Pd: il consigliere provinciale Nello Cuomo, che nei giorni scorsi aveva annunciato di non volersi più candidare alla Provincia, lascia il partito accompagnato dal consigliere comunale Mimmo Cuomo, dall’ex assessore Rosario Cuomo e da altri 24 tesserati. La decisione è stata annunciata ieri mattina attraverso una lettera sottoscritta da tutti i dissidenti. Un documento di critiche che arriva a due settimane dall’invito del consigliere provinciale a riavviare il dibattito sulla crisi interna. «Nello Cuomo ha tentato di smuovere la palude dell’immobilismo politico – si legge –, ma, a più di due settimane, nessun livello di coordinamento ha provato a confrontarsi». Malumori anche tra i democratici di Vico Equense. Cliccando sulla foto in alto potete leggervi (da Metropolis) le domande che i consiglieri del PD hanno posto all’amministrazione. Da tempo lo stesso organo dirigente del partito apprende le iniziative dei consiglieri direttamente dalla stampa, senza nessuna possibilità di poter esprimere un’opinione preventiva. Questo atteggiamento comincia ad essere mal tollerato. Tuttavia le domande dei consiglieri comunali – stamani – non hanno ricevuto nessuna risposta. La stessa opposizione che ha chiesto un consiglio comunale straordinario sulle opere pubbliche non ha depositato nessun suggerimento concreto, nei modi e nei tempi previsti dal regolamento, assentandosi pure alle riunioni dei capigruppo. La maggioranza - pertanto - ha proposto la non procedibilità della seduta, argomentandola tecnicamente. La seduta è stata sciolta, senza nessuna discussione in merito alle 11, votando la proposta della maggioranza: 15 i presenti, 7 hanno votato a favore, 5 i contrari e 3 gli astenuti.

venerdì 19 ottobre 2007

Consiglio Comunale sui rifiuti

Vico Equense - Questa mattina alle ore 10 presso la casa comunale è stato indetto d’urgenza il Consiglio comunale con all’ordine del giorno l’art. 17 della legge regionale n° 4 del 28 marzo 2007 “Norme in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”. Alle Regioni è affidata la disciplina delle autorità d’ambito per la gestione rifiuti: ogni Provincia dovrà avere un suo ATO per l’organizzazione della raccolta. In questo momento sono presenti nella provincia di Napoli ben 18 consorzi con 2316 dipendenti. Decisamente troppi. Art. 17 della legge regionale n° 4: Il presidente della provincia nel cui territorio si estende l’ATO provvede alle attività strumentali alla costituzione dell’autorità d’ambito. In particolare:
a) predispone la convenzione e lo statuto dell’autorità d’ambito sulla base dello schema
tipo che la giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, adotta entro
trenta giorni dall’entrata in vigore della presente legge;
b) stabilisce il termine perentorio, che non può superare i trenta giorni, per approvazione
della convenzione e dello statuto da parte di ogni consiglio degli enti locali che
costituiscono l’autorità d’ambito;
c) convoca nei successivi trenta giorni l’assemblea di insediamento per l’approvazione
della convenzione e dello statuto e per l’elezione degli organi dell’autorità d’ambito.
2. La provincia assicura, con la propria struttura organizzativa, il primo funzionamento dell’
autorità d’ambito.
3. La convenzione e lo statuto sono approvati dall’assemblea con il pronunciamento
favorevole dei comuni che rappresentano almeno la maggioranza assoluta della popolazione
dei comuni ricadenti nell’ATO.
4. La regione, nel caso in cui i comuni e le province non costituiscono l’autorità d’ambito nei
termini indicati al comma 1, esercita i poteri sostitutivi di cui all’articolo 24 .
5. Gli oneri conseguenti all’attività di cui al presente articolo sono posti a carico del bilancio
dell’autorità d’ambito.