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sabato 22 marzo 2008

Quasi rissa

La politica può surriscaldare gli animi. Può anche finire in rissa anche se le telecamere dello studio tv, impietose, registrano. Questa volta, però, la lite è tra un politico e un attore che hanno in comune una sola cosa: le origini. Siciliane, appunto. Studi di La7, ieri pomeriggio, si registra una puntata di Tetris e tra gli ospiti c’è Raffaele Lombardo, aspirante governatore della Sicilia per il centrodestra. E si parla di Sud. Il colpo di scena, però, è l’ingresso di Michele Placido. Entrata quasi rabbiosa, scandita da una provocazione: «Per 5 anni non dovremmo candidare alle elezioni politiche uomini del Sud. Hanno dato e danno quotidianamente spettacolo indecente di mafiosità, malaffare e incapacità». Immediata la replica di Lombardo. «Lei fa parte di quei tanti meridionali che dimenticano la loro origine e sputano nel piatto, facendosi magari scudo di tutele politiche». Placido si alza e si dirige verso di lui. Lombardo si alza. Così la voce: «Sia serio». Sguardi di sfida e tensione alle stelle: ma non c’è scontro fisico. Anche se per poco. E a sera Placido racconterà: «Lombardo mi ha chiesto scusa. Nulla di grave, può succedere quando si parla di politica». VIDEO

mercoledì 5 marzo 2008

Al via il processo di fusione

Castellammare di Stabia - Ad annunciarlo sono i coordinatori cittadini dei movimenti politici che alle elezioni di aprile si presenteranno sotto il simbolo di Sinistra Arcobaleno, Alfonso Rianna (Rifondazione), Giovanni Spagnuolo (Verdi), Catello Imparato (Sinistra democratica) ed Enzo Lombardo (Comunisti italiani). Un processo di fusione fissato in occasione dell’avvio della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento, ma già avviato a ottobre dello scorso anno. «In passato abbiamo assunto posizioni differenti – spiega Imparato –, ma adesso è arrivato il momento di unire le nostre risorse e rilanciare la sinistra stabiese». Un progetto ambizioso che avrà il difficile compito di riunire attorno allo stesso tavolo personaggi contrapposti su molte posizioni politiche e amministrative, dal sindaco Salvatore Vozza, all’ex primo cittadino Ersilia Salvato, al consigliere regionale Tonino Scala, fino ai consiglieri comunali Fabiola Toricco, della civica CittàLibera, e Catello Foresta, Ci. «Le difficoltà sono evidenti – spiega Camilla Scala, consigliera Sd – e non possono essere sottaciute. Con quest’unione abbiamo deciso di superare i contrasti interni, iniziare a dialogare, altrimenti la sinistra è destinata a fallire». Alla presentazione dell’iniziativa hanno partecipato anche l’assessore dei Verdi, Lello Longobardi e il consigliere comunale Biagio Di Ruocco. (Ciro Saccardi il Mattino)

Il Prc ha scelto le candidature. Il segretario Giordano sarà capolista in Toscana. Ferrero sfiderà Calearo in Veneto 1. Gennaro Migliore correrà in Campania, Rita Borsellino, in corsa per la Regione Sicilia, sarà candidata in Emilia Romagna (o forse in Lombardia). In Veneto 2, al secondo posto ci sarà Caruso. Novità: Folena al Senato, candidato in Puglia, come Forgione, capolista in Calabria. Luxuria è candidata in Sicilia per la Camera.


lunedì 25 febbraio 2008

Micci-chi?

Gianfranco Micciché ingoia amaro e accetta l'accordo stretto tra Berlusconi e l'Mpa per le regionali in Sicilia: non lascerà il Pdl, come si era vociferato nelle ore precedenti all'accordo, e appoggerà la corsa di Raffaele Lombardo alla presidenza della Regione Sicilia. In nome della solita politica siciliana dei cannoli (leggi Francesco Merlo) il cavaliere Berlsuconi, sorretto alla staffa da Micciché, ha infatti fatto fuori Stefania Prestigiacomo. Berlusconi esulta: "Conquisteremo il Senato". Ora per i due contendenti inizia la fase due: quella della collaborazione, volenti o nolenti. Miccichè annuncia che "Silvio Berlusconi mi ha chiesto di essere il garante, a livello di governo nazionale, del rinnovamento nella politica siciliana. Sceglierò gli uomini della giunta Lombardo. Spero di incontrarmi con lui quanto prima per discutere il programma per il futuro. Al governo nazionale posso continuare questa lotta per un nuovo sviluppo della Sicilia e del Mezzogiorno". E Berlusconi esulta. Grazie all'intesa con Raffaele Lombardo, dichiara il leader di FI, "il Pdl vincerà le regionali in Sicilia e conquisterà anche un'ampia maggioranza al Senato".

domenica 30 dicembre 2007

Milo e Iervolino lasciano l´Udc

Il consigliere regionale Antonio Milo e l´ex senatore Antonio Iervolino lasciano definitivamente l´Udc per iscriversi al Movimento per l´autonomia del catanese Raffaele Lombardo. Un patto siglato due sere fa durante un abbondante cena di fine anno in un ristorante di Catania, patria del movimentatore dell´indipendenza della Sicilia. Il Movimento per l´autonomia (Mpa) è stato infatti fondato da Lombardo nel 2005. Centro propulsore è Catania ma da sempre con mire espansionistiche in tutto il Mezzogiorno. Ed ora, l´annuncio ufficiale arriverà dopo le feste, con un punto di appoggio in Campania. Già in passato Lombardo aveva tentato di approdare in Campania. Un anno fa si tenne una affollata riunione ad Agnano ma solo ora il Movimento ha trovato una sponda solida. Antonio Milo, originario di Agerola, è consigliere regionale da diversi anni mentre Antonio Iervolino, di Ottaviano, è stato anche senatore nella scorsa legislatura (eletto nel collegio di Nola ha fatto parte della commissione di vigilanza Rai) oltre che assessore e consigliere regionale. L´altra sera l´accordo con Raffaele Lombardo in un noto ristorante di Catania e subito dopo le feste, nel mese di gennaio, una conferenza stampa in città per annunciare ufficialmente la nascita della cellula campana del Movimento per l´autonomia. Per Milo e Iervolino, che in un primo momento avevano pensato di seguire Follini per poi ripensarci nel momento in cui è approdato al Partito democratico, una nuova avventura e finalmente un ruolo da leader. (Ottavio Lucarelli da la Repubblica Napoli)